Sorrentino

Non sono d’accordo con la candidatura di «È stata la mano di Dio» di Sorrentino agli Oscar: è troppo divisivo.

Come tutti i film di maniera «È stata la mano di Dio» è un film medio (o mediocre), è pieno di virtuosismi anche virtuosi, strizza l’occhio ai tifosi di Maradona (ma è il motivo per cui per esempio non sono andato a vederlo al cinema preferendo, nella sala accanto, il leggermente insulso «La persona peggiore del mondo»). E invece i commenti sul film sono quasi tutti estremisti: «ho appena visto «È stata la mano di Dio» ed è semplicemente stupendo!!!!! (con tutti quei punti esclamativi) oppure «mi ha fatto veramente cacare», una noia mortale, andate tutti affanculo.

Ora, se vince l’Oscar (non lo vince) Sorrentino diventerà un eroe nazionale e metterà a tacere tutti i detrattori (anche se l’Oscar, come mi insegnava illo tempore Nicola Novelli, non è la Coppa del Mondo di cinema ed è stato vinto da film mediocri come Mediterraneo di Salvatores o Nuovo cinema paradiso di Tornatore). Se non lo vince tutti quelli che oggi scrivono «mi ha fatto schifo» potranno dire «te l’avevo detto che faceva cacare» e la mancata vittoria di «È stata la mano di Dio» sarà equiparata all’eliminazione dell’Italia dai Mondiali.

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