Draghi

L’alternanza tra demagoghi populisti e tecnocrati rischia di diventare una tendenza costante della politica italiana.
The Guardian

Quasi dieci anni fa Mario Draghi si prese il ruolo di salvatore dell’euro Pronunciò tre parole magiche – whatever it takes, costi quel che costi – e gli speculatori che minacciavano di far crollare la moneta unica fuggirono con la coda tra le gambe.

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Dopo l’università cominciò una carriera folgorante come alto funzionario. contribuì a preparare l’italia a entrare nella zona euro con rigide politiche economiche.

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Né l’esperienza alla Goldman Sachs né il fatto che fosse italiano gli impedirono di arrivare alla presidenza della Banca centrale europea (Bbce). Prese il posto del francese Jean-Claude Trichet, che aveva commesso degli errori alzando i tassi d’interesse nel momento sbagliato e rifiutando di applicare politiche monetarie straordinarie per affrontare circostanze straordinarie. Draghi non esitò: il primo giorno abbassò i tassi d’interesse e iniettò una forte dose di liquidità nel sistema bancario.

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Nell’agosto del 2011 appoggiò l’ultimatum di Trichet al governo di Silvio Berlusconi, una lettera in cui la Bceh e la Banca d’Italia – senza nessuna legittimità democratica – obbligavano l’esecutivo italiano a mettere in atto riforme severe. Arrivato alla guida della Bce, Draghi fece grandi pressioni su diversi paesi e in pratica obbligò alcuni governi tra cui quello spagnolo a chiedere un salvataggio che nessuno voleva, perché perché basato su tagli draconiani della spesa pubblica.

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Da quando ha lasciato Francoforte ed è tornato a Roma, nell’ottobre 2019, è stato suo malgrado al centro degli incontri tra politici ogni volta che la situazione si complicava.

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La crisi dell’euro l’ha portato a francoforte, la crisi sanitaria l’ha portato a Palazzo Chigi.

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Draghi ha un vantaggio rispetto al governo tecnico che si formò nel 2011 dopo le dimissioni di Berlusconi: Mario Monti dovette attuare una dolorosa politica di tagli alla spesa, mente Draghi potrà spendere decine di miliardi di fondi europei. Fondi che però arrivano con qualche condizione: in cambio l’Italia dovrà realizzare delle riforme che non è stata in grado di fare per decenni. È la sfida di draghi. Se avrà successo, nessuno potrà impedirgli di diventare presidente della repubblica, il suo grande obiettivo.

Claudi Pérez e Daniel Verdú, «El País», tradotto da «Internazionale», 1396, 12 febbraio 2021

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