Il ministro Fioramonti, da quando si è insediato al ministero dell’Istruzione, ha trattato i seguenti temi: sostenibilità ambientale, educazione civica (uno dentro l’altro), l’esame di stato non è un quiz a premi (di qui l’abolizione delle buste nel colloquio, motivo di stress e fastidio per i candidati, obbligatorietà del tema di storia tra le prove scritte (fatto), risorse per il personale della scuola (da fare), dimissioni nel caso di mancato stanziamento delle risorse per l’istruzione (non rassegnate), bonus per i meritevoli (abolito), cancellazione dell’obbligo dell’Invalsi (è diventato obbligatorio grazie al ministro Fioramonti), riduzione dei precari a massimo 100.000 unità (da fare), concorsi (da fare), docenti che devono fare centinaia di chilometri per insegnare (ha manifestato la propria solidarietà), riduzione degli alunni per classe (da fare), crocifisso nelle aule (da togliere), alternanza scuola-lavoro (se fatta bene è una grande opportunità), bevande zuccherine (da tassare). C’è una cosa di cui il ministro Fioramonti non ha mai parlato, una cosa semplice, di cui forse non serviva parlare, bastava solo una firma: revocare la sospensione della professoressa Rosa Maria Dell’Aria.
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