Il grande inganno (quattro anni dopo)

Premessa (5 novembre 2016)

Nel 2012 c’era il governo Monti e al ministero della Pubblica Istruzione sedeva Profumo, in compagnia del sottosegretario Rossi-Doria. Nel febbraio 2013 ci sono state le elezioni, in cui non vinse nessuno, ma il PD, il cui leader era Pierluigi Bersani, ottenne un certo vantaggio per il fatto di incassare un discreto premio di maggioranza alla Camera (incostituzionale). Insufficiente per formare un governo. E via si seguito. Nulla di quello che scrissi allora in questo articolo è stato smentito, nonostante le svolte (apparenti) e le giravolte (frequenti) della politica. Il programma è andato avanti: gli organi collegiali sono stati svuotati, i privati sono entrati a tamburo battente (dalla porta principale), la possibilità per i dirigenti di scegliersi i docenti è stata realizzata con qualche imprevedibile ampliamento (la possibilità di scambiarseli) e anche nella premialità l’ingegneria sociale del renzismo ha preferito il fluido trickle down alla formazione di una casta. Continua a leggere “Il grande inganno (quattro anni dopo)”