LUIGI PIRANDELLO Stefano Giogli, uno e due

Da «Appendice» (1938)

Stefano Giogli aveva sposato prestissimo, senza neanche darsi il tempo di conoscer bene colei che doveva diventare sua moglie; non ne avrebbe avuto del resto la possibilità, preso com’era stato tutto da uno di quei folli desiderii, che certe donne suscitano a loro insaputa, a prima giunta; per cui si perde ogni discernimento, ogni lume, e non si ha più requie, finché non si arrivi ad averle tra le braccia, perdutamente.
L’aveva veduta una sera in casa d’una famiglia amica, di buoni veneziani da molti anni stabiliti a Roma. Non era più stato in quella casa da parecchi mesi: vi si faceva troppa musica, e con quell’aria insoffribile di celebrare un mistero sacro, in cui soltanto gl’iniziati potevano penetrare Continua a leggere “LUIGI PIRANDELLO Stefano Giogli, uno e due”

LA NOSTRA SCUOLA – ASSOCIAZIONE AGORÀ 33 Cosa sta succedendo nel dibattito sulla valutazione?

[La voce della scuola, 7 dicembre 2022]

Cosa sta succedendo nel dibattito sulla valutazione? A chi continua a spingere forsennatamente per l’assurda abolizione dei voti, come se valutazione descrittiva e formativa da una parte e voti dall’altra fossero un’alternativa inconciliabile, abbiamo chiesto:

1) Conosce le posizioni di ANP sull’abolizione del valore legale del titolo di studio? E cosa ne pensa?
2) Perché per uno studente avere la chiarezza di un voto solo a fine percorso dovrebbe essere più formativo e meno traumatico di avere dei voti anche in itinere, che gli dicano chiaramente se la direzione in cui sta lavorando va bene oppure no? Continua a leggere “LA NOSTRA SCUOLA – ASSOCIAZIONE AGORÀ 33 Cosa sta succedendo nel dibattito sulla valutazione?”

ANNA ANGELUCCI – RENATA PULEO «Voto sì o voto no»: è questo il problema?

Da Roars, 6 dicembre 2022

Non mi meraviglio per che (come è ordinario) quei che manco intendono, credono saper più: et quei che sono al tutto pazzi, pensano saper tutto.
Giordano Bruno, La cena delle ceneri (1584)

Il dibattito odierno sulla valutazione oscilla tra tensione oggettiva (chi valuta? cosa valuta? come valuta?), soggettività come particolarità del punto di vista (con l’accusa, rivolta ai docenti, di esercitare una discrezionalità intesa come arbitraria), titolarità a definire il quadro valoriale (valutazione delle conoscenze o valutazione delle competenze come tensione tra mondo della scuola e mondo del lavoro), autorevolezza nell’assunzione dei paradigmi (la scuola, l’università, il ministero, gli enti certificatori nazionali e sovranazionali, le associazioni professionali, gli organismi istituzionali e politici).

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Uccelli

Sono gli uccelli naturalmente le più liete creature del mondo. Non dico ciò in quanto se tu li vedi o gli odi, sempre ti rallegrano; ma intendo di essi medesimi in sé, volendo dire che sentono giocondità e letizia più che alcuno altro animale. Si veggono gli altri animali comunemente seri e gravi; e molti di loro anche paiono malinconici: rade volte fanno segni di gioia, e questi piccoli e brevi; nella più parte dei loro godimenti e diletti, non fanno festa, né significazione alcuna di allegrezza; delle campagne verdi, delle vedute aperte e leggiadre, dei soli splendidi, delle arie cristalline e dolci, se anco sono dilettati, non ne sogliono dare indizio di fuori: eccetto che delle lepri si dice che la notte, ai tempi della luna, e massime della luna piena, saltano e giuocano insieme Continua a leggere “Uccelli”

HERBERT GEORGE WELLS Il fu signor Elvesham

Consegno alla carta questa storia, senza speranza di essere creduto, ma per offrire, forse, alla prossima vittima una possibilità di salvezza. Che la mia sventura sia almeno utile a un altro. Quanto a me, il caso è disperato, lo so bene. E sono in parte rassegnato alla mia sorte.
Mi chiamo Edward George Eden. Nacqui a Trentham, nello Staffordshire, dove mio padre lavorava ai giardini. Perdetti la madre a tre anni, il padre a cinque, e fu uno zio, George Eden, a prendersi cura di me come se fossi suo figlio. Era celibe, autodidatta, e a Birmingham lo stimavano come giornalista pieno d’iniziativa; provvide con generosità ai miei studi, accese in me l’ambizione di diventar qualcuno e, alla sua morte, avvenuta or son quattr’anni, mi lasciò tutto il suo avere Continua a leggere “HERBERT GEORGE WELLS Il fu signor Elvesham”

ELIO E LE STORIE TESE Mio cuggino

Mio cuggino. Mio cuggino.
Mio cuggino mio cuggino
miocugginomiocugginomiocugginomiocuggino
miomiomiomiogginogginomiomiomiomiogginoggino

Mi ha detto mio cuggino
che una volta si è schiantato con la moto,
– miiiiiiii –
mio cuggino mio cuggino.
Mi ha detto mio cuggino
che poi si è tolto il casco
e si è aperta la testa,
mio cuggino mio cuggino. Continua a leggere “ELIO E LE STORIE TESE Mio cuggino”

FRANCESCO SYLOS LABINI La meritocrazia e il governo dei migliori

[Roars, 23 settembre 2022]

Si sente spesso dire che i migliori governanti sono i tecnici più preparati, magari con un Ph.D in una delle “migliori università americane”; anzi per essere sicuri che i migliori emergano dalle urne c’è anche chi propone sia necessario un esame per ottenere la “patente” per votare: sono le naturali richieste di chi aspira ad una società meritocratica. Se si fosse letto e compreso il libro del sociologo inglese Michael Young, “L’avvento della Meritocrazia”, si sarebbe molto più cauti. La meritocrazia di Young è descritta come una società spaventosa in cui la ricchezza e il potere sono distribuiti in base al rendimento scolastico o ai quozienti di intelligenza o a qualche misura di “superiorità” intellettiva. Continua a leggere “FRANCESCO SYLOS LABINI La meritocrazia e il governo dei migliori”