Punto e virgola

Il punto e virgola (punto acuto, punto coma) segnala una pausa intermedia tra il punto e la virgola e il suo uso spesso dipende da una scelta stilistica personale. Si adopera soprattutto fra proposizioni coordinate complesse e fra enumerazioni complesse e serve a indicare un’interruzione sul piano formale ma non sul piano dei contenuti.
Accademia della Crusca, Redazione consulenza linguistica

Il punto e virgola è una specie di piccolo regalo a chi legge. Un modo amichevole per dirgli: «Guarda, non dovrei dirtelo, ma le due frasi complete che leggi prima e dopo di me in realtà sono in relazione. Non ti dico quale relazione, ma se sei un lettore sei talmente intelligente che puoi arrivarci da solo.
Marco Malvaldi, Argento vivo

In mano a un maestro dell’oratoria il punto e virgola è una specie di sospensione tra ritardo e approdo, una promessa di conclusione venata di reticenza. Nella sua lettera dalla prigione di Birmingham, in Alabama, Martin Luther King descrive l’indeterminatezza della condizione dei neri attraverso una serie di frasi separate da punti e virgola. Solo chi non ha vissuto in prima persona l’oppressione, l’ingiustizia e la violenza, dice King, può rimandare l’uguaglianza a data da destinarsi invece d’istituirla subito. La lettera enumera tutti i tipi di esperienza orribili, dai linciaggi ai nomignoli degradanti al trauma psicologico della segregazione, attraverso continue frasi separate da punti e virgola, dando vita a un’esperienza testuale sospesa tra limitazione e ridondanza. Dopo un’intera pagina inondata di punti e virgola, la voce di King si infrange sul punto fermo con schiacciante gravità:  «Quando non si smette mai di lottare contro la sensazione degradante di non essere nessuno, allora capirete perché per noi è difficile aspettare».
Florence Hazrat, Storia della punteggiatura, tradotto da Internazionale, 1467, 1 luglio 2022

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