Avanscoperta

«La solitudine del satiro», 30 maggio 2014

Correggendo il compito di Ariosto ho trovato le seguenti boutades:

«questo è ‘l duol che tutti gli altri passa» corrisponde al dolore che fa passare tutti gli altri; «che tu le venga a traversar la strada» è diventato che tu la veda invece attraversare la strada; il quore per il cuore, spezzato, di Orlando (ma prima o poi l’amore arriva, ho intitolato la foto).

Correggendo i compiti sono andato a fare una supplenza. In classe non c’era quasi nessuno. Mando uno a richiamare gli altri dal cortile. Torna dopo cinque minuti affermando: stanno a fa’ una partita, dicono che preferiscono la nota. Un tizio verso la fine dell’ora chiede se faccio supplenza anche l’ora successiva. Rispondo che viene la professoressa Nara. Dopo nemmeno tre minuti sono tutti in classe, composti nei banchi.

E mentre passavo da una supplenza all’altra è arrivata la notizia del nostos: anche quest’anno torno all’Amaldi (Amalfi) a fare gli esami. La prima cosa che mi sono detto è stata: vado in avanscoperta.

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