Il programma di FdI non è rivolto agli insegnanti che ti votano solo se erano già fascisti e quindi non hanno interesse ad aumenti di stipendio. Si rivolge piuttosto ai benpensanti, a chi vede nella scuola pubblica la roccaforte della sinistra. Per questo propone di abolire la Buona Scuola renziana e l’alternanza scuola lavoro (è vero, ha cambiato nome), probabilmente per sostituirle con qualcosa di peggio, ma con la propria marca sopra. Il resto è una ribollita catto-fascio-efficientista.
Continua a leggere “Ribollita”Mese: agosto 2022
Dépliant
Ho letto il programma del Pd per la scuola, è un bel dépliant (graficamente parlando) ispirato a Babbo Natale (in anticipo: d’altra parte i cattivi hanno fatto cadere il governo dove c’era Patrizio Bianchi che stava lavorando così bene): nel pacco ci sono: 10 miliardi, aumento degli stipendi (per tutti), mense, trasporti e libri di testo gratis per le/gli studenti, corsi stem per le fanciulle, qualche giocattolo elettronico che ancora non possediamo.
Continua a leggere “Dépliant”Qua una volta era tutta campagna (elettorale)
La campagna elettorale del Pd è veramente ridicola, inutilmente incongrua rispetto all’impianto liberal del partito: salari più alti per i giovani, diritti civili, energie rinnovabili, chi va a scuola è italiano, e poi la centralità della scuola un po’ mi fa paura, non so cosa ci vogliono mettere dentro la scuola, parlano di stipendi più alti per tutti ma intanto, nella vita reale, l’aumento, risibile, spetta solo al docente esperto, tra 10 anni. Se non ne parlassero proprio di scuola sarebbe più coerente, più onesto. Il ministro attualmente in carica, il signor Bianchi, che mi sembra uscito da un’idea del Pd, su una cosa semplicissima come il numero di alunni per classe non ha saputo dire niente di meglio che: poveri pupi meno di 30 dentro un’aula rischiano di sentirsi soli.
Continua a leggere “Qua una volta era tutta campagna (elettorale)”GIOVANNI COGLIANDRO – CARLO SCOGNAMIGLIO I sistemi educativi devono essere inclusivi o meritocratici?
[MicroMega, 26 luglio 2022]
Il nostro sistema educativo ha introdotto fin dal 2007 un modello per la valorizzazione dei successi scolastici, con la costituzione di un apposito albo delle eccellenze, prevedendo anche incentivi economici per una parte degli studenti più meritevoli (a prescindere dall’estrazione sociale). Il nuovo Decreto Legge 79, sull’onda lunga di una vocazione mai sopita, fatta di tentativi per introdurre una gerarchizzazione all’interno del corpo docente, e articolata su un’idea di valorizzazione del merito, introduce dei veri propri premi economici, da conseguire attraverso percorsi di formazione professionale congiunti a prove selettive (l’incentivo, infatti, non sarà riconosciuto a tutti coloro che avranno partecipato ai corsi d’aggiornamento, bensì soltanto ai più “meritevoli”). Continua a leggere “GIOVANNI COGLIANDRO – CARLO SCOGNAMIGLIO I sistemi educativi devono essere inclusivi o meritocratici?”