Distesa nel mio letto ascolto l’orologio ticchettare e penso a te,
bloccato in cerchi di confusione, non è niente di nuovo
flashback, calde notti
quasi lasciati dietro
valigie di ricordi
continuamente
A volte tu immagini me
che cammino troppo più avanti di te
mi stai chiamando ed io non riesco a sentirti, cos’hai detto?
Mese: febbraio 2022
Indice di sviluppo umano (ISU)
ìndice di sviluppo umano locuz. sost. masch. – Indicatore di sviluppo macroeconomico (reso anche con la sigla ISU) elaborato nel 1990 dall’economista pakistano Mahbub ul Haq, recepito dall’ONU come misuratore della qualità della vita dei paesi. L’ISU si affianca al PIL (Prodotto interno lordo), strumento utilizzato convenzionalmente per misurare la ricchezza dei singoli stati, e. si inscrive nella logica della misurazione dello sviluppo umano che amplia la prospettiva della semplice crescita economica per definire il livello di sviluppo dei singoli paesi (è utilizzato con lo stesso fine anche per regioni e singole città). Questo indice si fonda sulla sintesi di tre diversi fattori: il PIL pro capite, l’alfabetizzazione e la speranza di vita. Continua a leggere “Indice di sviluppo umano (ISU)”
Faraone
«Ho compassione di questa casa: la maledizione le sta sopra sospesa. State a vedere che la giustizia di Dio avrà riguardo a quattro pietre, e suggezione di quattro sgherri. Voi avete creduto che Dio abbia fatta una creatura a sua immagine, per darvi il piacere di tormentarla! Voi avete creduto che Dio non saprebbe difenderla! Voi avete disprezzato il suo avviso! Vi siete giudicato. Il cuore di Faraone era indurito quanto il vostro; e Dio ha saputo spezzarlo. Lucia è sicura da voi: ve lo dico io povero frate; e in quanto a voi, sentite bene quel ch’io vi prometto. Verrà un giorno…».
Da Alessandro Manzoni, «I promessi sposi», cap. 6
CHARLES BAUDELAIRE A una passante
Ero per strada, in mezzo al suo clamore,
esile e alta, in lutto, maestà di dolore,
una donna è passata. Con un gesto sovrano
l’orlo della sua veste sollevò con la mano.
Era agile e fiera, le sue gambe eran quelle
d’una scultura antica. Istupidito
bevevo nei suoi occhi vividi di tempesta
la dolcezza che incanta e il piacere che uccide.
Un lampo … e poi il buio! – Bellezza fuggitiva
che con un solo sguardo mi hai chiamato da morte,
non ti vedrò più dunque che al di là della vita,
Saggi
La notizia di oggi è: «Maturità, i “saggi” della scuola dicono no al secondo scritto». La notizia è che esistono dei saggi che esprimono la loro alta opinione su un tema che riguarda la salute pubblica, lo stato della cultura di un popolo, il futuro della classe dirigente. Ma chi sono questi saggi, che Repubblica ha messo tra virgolette perché forse non sono del tutto convinti di esserlo, o perché non sono stati investiti formalmente, o perché esponenti di una saggezza minore, fluida, contingente, istantanea? Prima di tutto sono uomini anziani, uomini più che donne, che da giovani sono stati a scuola, studenti bravi e diligenti, raramente brillanti ma sempre ossequienti Continua a leggere “Saggi”
SAMANTA SCHWEBLIN Un uomo sfortunato
Da «Sette case vuote»
Il giorno in cui compii otto anni, mia sorella — lei non sopportava che smettessero di guardarla un solo secondo — bevve d’un fiato un’intera tazza di candeggina. Abi aveva tre anni. Prima sorrise, forse per lo schifo, poi corrugò la faccia in una smorfia di spavento e di dolore. Quando la mamma vide la tazza vuota pendere dalla mano di Abi diventò bianca come lei. «Abi-mio-dio», fu tutto quello che disse la mamma. «Abi-mio-dio», e ci mise qualche secondo a entrare in azione. La scosse per le spalle, ma Abi non reagì. Gridò, ma Abi non reagì lo stesso. Corse al telefono e chiamò papà, e quando tornò di corsa Abi era ancora in piedi con la tazza che le pendeva dalla mano. Continua a leggere “SAMANTA SCHWEBLIN Un uomo sfortunato”
ANGELO BRADUARDI Il sultano di Babilonia e la prostituta
Da «L’infinitamente piccolo» (2000)
Frate Francesco partì una volta per oltremare
Fino alle terre di Babilonia a predicare
Coi suoi compagni sulla via dei Saracini
Furono presi e bastonati, i poverini
Frate Francesco parlò
E bene predicò
Che il Gran Sultano ascoltò
E molto lo ammirò
Lo liberò dalle catene
Così Francesco partì per Babilonia a predicare
ALBERTO BERTINO La pedagogia del bastone
[La scuola e noi, 1 febbraio 2022]
Scrivo per manifestare un disagio, come pratica igienica che mi liberi dall’imbarazzo.
Non ho capito perché si prendano a manganellate gli studenti. Lo so che è sempre stato così e sempre ha sortito benefici effetti sull’ordine pubblico e sulla lotta contro l’analfabetismo, lo so. Tuttavia, manifestare per la morte di Lorenzo Parelli, schiacciato da una putrella di 150 chili, perché sta lavorando gratuitamente in uno stage entro un percorso di formazione professionale, non mi sembra una cosa stravagante.
Continua a leggere “ALBERTO BERTINO La pedagogia del bastone”Abbasso la Juve
Lunedì
Simone: Prof che ne pensa di Vlaovic alla Juve?
Mai sentito nominare
Martedì
Carlo: prof, ha visto che è andato via? (non lo nomina, lo sa che se lo nomina lo interrogo)
Prof: Vuoi sapere la mia opinione?
Carlo: Sì
Prof: è meglio se non te la dico
Donne
Qualsiasi cosa facciano le donne, devono farlo due volte meglio degli uomini per essere apprezzate la metà. Per fortuna non è difficile.
Charlotte Whitton
Sono al mondo ormai, ringraziando il Signore, da ventisette anni, ma non una volta in vita mia ho veduto una sola donna sopportabile, tutte manierate, immorali, bugiarde… Io sopporto soltanto le cameriere e le cuoche, ma le cosiddette donne perbene non le lascio venire nemmeno a un tiro di fucile. E, grazie a Dio, loro stesse mi odiano e non si intrufolano da me.
Anton Cechov, Melma