Ordigno di metallo, a scatto, adoperato per la cattura a terra di animali selvatici, per lo più mammiferi: mettere la t.; prendere con la t. una volpe, un coniglio selvatico, i merli. Tra i tipi di più largo uso: t. a tavoletta, adoperata per i topi; t. a uova, per prendere le faine; t. a palo, per gli uccelli rapaci; t. a molla, usata soprattutto per catturare volpi, lupi e altri grossi animali, costituita da due ganasce semicircolari internamente seghettate, tenute aperte, mettendo in tensione una robusta molla, da un opportuno fermo che la zampa dell’animale muove, provocando la chiusura a scatto della tagliola stessa. In Italia tali pratiche di cattura sono illegali.
Vocabolario Treccani
(agr.) solco che accoglie temporaneamente le piantine di vivaio prima della messa a dimora.
Garzanti Linguistica
Durante la prima guerra mondiale, i soldati di entrambe le parti si erano impantanati in una guerra di trincea in cui si assaltava la posizione avversaria all’arma bianca, ma le trincee avversarie erano spesso munite di mitragliatrici o mortai, che potevano decimare e, la maggior parte delle volte decimavano, gli attaccanti. Quindi si correva a zig-zag per schivare le raffiche e le granate di mortaio; ma in questo modo si poteva incappare in tagliole o in bocche di lupo nascoste in dislivelli del terreno o dietro montagnole. Molti soldati, soprattutto della Triplice intesa sono rimasti sfigurati da queste trappole.
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La ghigliottina o tagliola politica è uno strumento del diritto parlamentare previsto dal regolamento del Senato nell’ambito della discussione e conversione di un disegno di legge. Consente, tra le altre cose, la possibilità che il ddl non approdi all’esame dell’aula. Così recita il regolamento del Senato (art. 96, comma 1) «Prima che abbia inizio l’esame degli articoli di un disegno di legge, un Senatore per ciascun Gruppo può avanzare la proposta che non si passi a tale esame».
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