Scoreggia

«Mettiamo che devi scoreggiare».
«Sul serio, Mobes, non è vero?».
«Jim, signore, mettiamo che stai giocando là fuori e improvvisamente ti viene da scoreggiare. Sai che è una di quelle puzzolentissime, pressurizzate».
«Il quadro è chiaro».
Mormorii enfatici adesso, scambio di occhiate. Josh Gopnik annuisce con calore. Struck è in piedi alla destra del visore, rigidissimo, le mani dietro la schiena come un professore oxfordiano.
«Intendo del tipo che è diventato urgente». Whale si guarda rapidamente intorno. «Ma non è impossibile che si tratti in realtà di un bisogno di andare in bagno mascherato da scoreggia».

Ora cinque teste annuiscono, afflitte e ansiose: si tratta chiaramente di una questione Under 14 che sta molto a cuore. Struck si esamina la pelle sul bordo delle unghie.
«Ovvero defecare, è questo che intendi. Mobes. Andare in bagno».
Gobnik solleva lo sguardo. «Carl sta parlando del tipo che non sai che fare. E se pensavi di dover solo scoreggiare e invece devi cacare?».
«Trattandosi di un evento competitivo, non è una situazione nella quale puoi rischiare di spingere e forzare e vedere quello che succede».
«Perciò per cautela non la fai», dice Gopnik.
«- la scoreggia», dice Philip Traub.
«Ma così hai trattenuto una scoreggia urgente, e corri per il campo cercando di vincere con una terribile impellente puzzolentissima scoreggia che a sua volta corre per il campo dietro di te».

David Foster Wallace, Infinite Jest

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