Volevo veder finire il conflitto e la ribellione per poter essere finalmente felice. Perché tutti potessimo essere finalmente felici. Se finiva la ribellione tutti avremo finalmente fatto pace con l’America e saremmo vissuti di nuovo felici e contenti. Io credo nella vita. Non voglio vedere la gente che butta via la vita. E non voglio nemmeno vedere i figli dell’America avvelenati dal senso di colpa. La colpa è un veleno nero. Un tempo me ne stavo seduto in biblioteca e sentivo la colpa nera che mi ridacchiava per le vene. Si stava impossessando di me. Non ero più padrone di me stesso. Era insostenibile. La colpa entrava nelle nostre case attraverso le Tv via cavo. Consumavamo i nostri pasti al bagliore diffuso dall’occhio di vetro di quella bestia rannicchiata nell’angolo più buio. Le buone cose che mandavamo giù finivano in pozze di corrosione. Era innaturale sopportare quella sofferenza.
J. M. Coetzee, Progetto Vietnam, in «Terre al crepuscolo»