ALESSANDRO CITRO Gli ultimi spari

Adesso che lo sento sulla pelle so quant’è caldo l’asfalto di Genova alle cinque del pomeriggio di fine luglio. Volevo andare al mare oggi, c’era anche una mezza promessa fatta a Luca ma stamattina si era messo male, il cielo era annuvolato, grigio, non come è adesso blu intenso, che da sdraiato che sono lo noto ancora di più, blu profondo, limpido, assoluto da guardarlo ore e ore senza rumori, senza confusione. Certo il tempo adesso ce l’ho ma è la confusione che non riesco a eliminare, tutti quanti che si agitano, urlano mi stanno addosso, mi parlano, mi toccano c’è anche la scorta armata che mi protegge, che lusso. Ma non l’hanno capito che è stato un attimo? continua a leggere

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