Quando cade la neve,
forma estranea di fiocco,
siedo alla scrivania, solo, isola di obeche.
Che importanza ha
che il legno disti da casa?
Alla fine, breve giorno, il cielo oscura
i miei occhi fissi oltre la finestra.
Mi chiedo quanto conosco la mia scrivania;
odore di polvere di legno al crepuscolo, ricordi
di labbra arse dall’harmattan
intente a suonare fisarmoniche.