CARMEN CONSOLI Sintonia imperfetta

Quel pomeriggio si passava da un divano all’altro
qualunque frase era ingombrante in pieno agosto
io ti chiedevo più attenzioni e un minimo di slancio
mentre l’arrosto di tua madre mi rendeva omaggio

Ah voglio vivere così, col sole in fronte
l’amore ai tempi dei miei nonni era sognante

Ricordo come fosse ieri il nostro primo incontro
tu eri un po’ ubriaco e intento a fare colpo
Parlavi di finanziamenti a tasso agevolato
cessioni, transazioni e ahimè ricerche di mercato

Ah voglio vivere così, col sole in fronte
l’amore ai tempi dei miei nonni era sognante

Tra di noi regnava un’ostinata consuetudine
una sintonia imperfetta.
Tra di noi regnava una profonda solitudine
la forza di inerzia
una sintonia sommersa

Quel pomeriggio si passava da un divano all’altro
mentre studiavo come dirti che ti avrei lasciato
tu già dormivi al 40° di Roma–Lazio
pensavo io a tua madre e al cane da portare a spasso

Ah voglio vivere così, col sole in fronte
l’amore ai tempi dei miei nonni era sognante

Tra di noi regnava un’ostinata consuetudine
una sintonia imperfetta.
Tra di noi regnava una profonda solitudine
la forza di inerzia
una sintonia perversa

Tra di noi regnava una profonda solitudine
la forza di inerzia
una sintonia imperfetta

Quel pomeriggio eri un tutt’uno col divano grigio
l’avrei dovuto già capire sin dal primo incontro

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