Da «Gli orti» (1918)
I
Noi andavamo. La notte in alto moriva, trafitta
da piccole stelle rare.
L’automobile chiusa parea scivolare
nella tenebra fitta
Pareva scivolare come oasi di luce errabonda
e il riflesso svelava all’improvviso
un casolare, un viso
apparsi, riassorbiti nella tenebra profonda.
Tu, rannicchiata tra i cuscini bianchi,
illimitavi nell’oasi di luce la testa bionda
e gli occhi stanchi.