Culo (per terra)

A due passi da Ponte Vecchio, in mezzo alla loggia del Mercato Nuovo (meglio conosciuta come loggia del Porcellino), ancora oggi c’è – incassata nel pavimento – una pietra circolare.
Si tratta di quella che anticamente i fiorentini chiamavano «pietra dello scandalo».
Un nome dovuto al barbaro e sadico rituale cui nella Firenze antica subivano pubblicamente i commercianti falliti. Il poveretto caduto in rovina veniva trascinato sopra questa pietra, dove prima gli venivano calate le braghe e poi, una volta «a culo ignudo», gli venivano violentemente sbattute le natiche contro la pietra. Per tre volte. A quel punto, subita la pubblica umiliazione davanti a una folla incitante e chiassosa, egli era immune dal linciaggio fisico dei suoi creditori.

Riccardo Lestini, storie universi r-esistenze

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