E meno male che non faccio più il preside altrimenti mi toccava la multa da 1000 euro, per la storia dei crocifissi obbligatori. Sempre se passa la legge. Questo uso dei simboli cristiani per guadagnarsi il consenso dei cattolici è vomitevole. Ancora non si è capito che i luoghi pubblici sono dello Stato e consacrarli a una specifica religione, in un paese in cui ormai le religioni sono molte, è solo fonte di problemi e di scontri che non c’è motivo di suscitare.
Tanto più che il simbolo cristiano viene ad essere imposto solo come parte di una tradizione italica da salvaguardare, un po’ come la coda la vaccinara a Roma o la pasta con le sarde in Sicilia. Il papa lavora per l’incontro la collaborazione fra le religioni per un’umanità meno feroce, il governo lavora al contrario, per creare una spaccatura fra etnie e culture diverse. E, tornando al fatto del preside, credo che sarei arrivato a fare ricorso fino al Consiglio di Stato o alla Corte Costituzionale, se mi avessero obbligato ad ottemperare a questa coglioneria. Stiamo tornando non solo al Mussolini del concordato ma a Francisco Franco e al suo cattofascismo da operetta.
Domenico Zampaglione