La nozione di postmoderno nacque in America alla fine degli anni Sessanta in ambito architettonico e valse a designare il rifiuto dell’architettura razionalistica e la ricerca di nuovi rapporti con gli stili del passato; essa passò poi nel campo della filosofia e delle scienze umane, acquisendo l’accezione conferitagli dal filosofo francese Lyotard. Questi, in un saggio del 1979, ha ricollegato il concetto di postmoderno a quegli orientamenti teorici che sottolineano la fine delle filosofie e delle ideologie ‘forti’ e delle conseguenti visioni complessive e totalizzanti della realtà; egli ha poi definito con chiarezza “la nuova situazione del sapere nella società contemporanea, dominata dall’informatica e dalla telematica, caratterizzata dalla fine delle ‘grandi narrazioni’ capaci di dare un’immagine globale del mondo, dalla ricerca di risultati operativi e di verità solo particolari e locali continua a leggere