Parole (male)

Entrano tra i lessemi del vocabolario fondamentale (presenti non solo nel parlato) parecchie male parole. Trionfano in spettacoli, parlato e stampa, in parte anche in letteratura (la saggistica per ora resiste). Eccole in ordine decrescente d’uso: cazzo, stronzo, coglione, cazzata, cagare e sfigato (entrambi i vocaboli dunque nella variante settentrionale sgradita a Nanni Moretti), minchia, pisciare, cacca e l’univerbato fanculo.

Tullio De Mauro, Storia linguistica dell’Italia repubblicana

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: