da «Alice nel paese delle meraviglie», traduzione di Aldo Busi
La tana per un po’ era dritta come una galleria, poi virò improvvisamente a muso ingiù ma così improvvisamente che Alice non ebbe neppure il tempo di frenare: si trovò ribaltata a gambe all’aria, giù per un pozzo che sembrava senza fine.
O il pozzo era molto profondo o lei stava precipitando molto lentamente, dato che, durante la discesa, aveva tutto il tempo di guardarsi attorno e di chiedersi: “E subito dopo di adesso che succederà?” Dapprima cercò di guardare giù per vedere dove mai sarebbe finita, ma faceva troppo buio per distinguere checchessia, poi spostò lo sguardo verso le pareti del pozzo e si accorse che erano piene di armadietti e di scaffali Continua a leggere “LEWIS CARROLL La caduta”