GOEBBELS: Oggi un Ebreo ha ancora il diritto di dividere uno scompartimento di un vagone letto con un Tedesco. È dunque necessario un decreto del Ministero dei Trasporti che ordini di riservare agli Ebrei scompartimenti separati. Se tutti gli scompartimenti sono completi gli Ebrei non potranno pretendere posti a sedere. Si darà loro un posto separato solo quando tutti i Tedeschi saranno seduti. Non si uniranno più ai Tedeschi, e se non c’è più posto, rimarranno in piedi nel corridoio.
GÖRING: In questo caso, penso sia più ragionevole riservargli dei posti separati.
GOEBBELS: No, se ci sono troppi viaggiatori!
GÖRING: Un momento. Ci sarebbe solo un vagone riservato agli Ebrei.
GOEBBELS: Ma supponete che ci siano pochi Ebrei che salgono sull’Espresso di Monaco, supponete che ce ne siano solo due e che ci sia ressa negli altri scompartimenti. Dunque, questi due Ebrei avrebbero uno scompartimento solo per loro. Allora io dico che gli Ebrei non devono avere un posto a sedere se non quando tutti i Tedeschi sono sistemati.
GÖRING: Preferirei riservare agli Ebrei un vagone o uno scompartimento apposito. E se capita quel che avete supposto, che il treno sia pieno zeppo, allora, credetemi, non ci sarà più bisogno della legge. Li si caccerà a pedate e si faranno tutto il viaggio seduti nel cesso.
GOEBBELS: Non sono d’accordo, non credo proprio a questa storia. Ci servirebbe una legge apposita.
12 novembre 1938
citato in Hilberg, La distruzione degli Ebrei d’Europa, Einaudi, Torino 1995, p. 172.