Con il contributo di Livia Testa
I
Spero che non dovrò annotare quanto segue in una rubrichetta dal titolo ipse dixerat ovvero le ultime parole famose. Il giorno è il 13 marzo corrente anno. La trasmissione è Otto e mezzo. Il personaggio che parla è Fioroni, ministro della pubblica istruzione. Incalzato dalla solita solfa degli esuberanti insegnanti malpagati – malpagati perché esuberanti, risponde con un discorso imparaticcio ma efficace: il problema è che nella scuola si risparmiano risorse fin dal 1990, la scuola è il comparto che da vent’anni
succhia di meno. Tagliare gli insegnanti non è la soluzione perché è vero che in Italia sono tanti, sì, ma sono tanti perché permettono l’integrazione del disabile e la sopravvivenza delle scuole di montagna.
Il copione si è ripetuto due ore dopo nel rinomato salotto di Bruno Vespa. Quello che piace tanto al Fausto Bertinotti presidenziale. E che non schifano neppure i Pecorario Scanio e i Diliberto. Continua a leggere “Salto nel buio”