FRANCESCO GUCCINI Cyrano

Da «D’amore di morte e di altre sciocchezze» (1996)

Venite pure avanti, voi con il naso corto
Signori imbellettati, io più non vi sopporto
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada vi uccido quando voglio

Venite pure avanti poeti sgangherati
Inutili cantanti di giorni sciagurati
Buffoni che campate di versi senza forza
Avrete soldi e gloria, ma non avete scorza

Godetevi il successo, godete finché dura
Che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
E andate chissà dove per non pagar le tasse
Col ghigno e l’ignoranza dei primi della classe

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ELEONORA CADELLI Cenerentola: il destino è nel nome

[Da Linguaenauti, 20 gennaio 2016]

Cenerentola è una delle fiabe immortali della tradizione di tutto il mondo. Ne esistono decine di varianti, dall’Egitto alla Cina (un paese in cui i piedi piccoli “come fiori di loto” avevano un particolare significato), dalla nostrana Gatta cenerentola inclusa in Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile (1634) alle celebri versioni di Perrault nei Racconti di mamma oca (1697) o dei fratelli Grimm (1812-22). Chi non conosce la storia della povera fanciulla condannata a occuparsi del focolare, che con l’aiuto della dolce fata madrina riesce a farsi notare dal principe, a conquistarlo e, infine, a cambiare completamente vita? Dalla fiaba si evince chiaramente che Cenerentola non è un’arrampicatrice: in fondo lei va al ballo solo per svagarsi, per uscire una volta tanto dalla grigia (è il caso di dirlo) quotidianità in cui è relegata. Ma è una ragazza speciale e la sua unicità sgorga proprio dal compito apparentemente umile che le è stato affidato, ovvero la cura del focolare domestico. Continua a leggere “ELEONORA CADELLI Cenerentola: il destino è nel nome”