Mercoledì 18 novembre 2020
Quinta elementare.
Ora di religione. Pare che gli atei o atèi come leggevano i giovini siano il 4% al mondo. Da battezzato non credente non so come sono stato conteggiato ma credo che le statistiche siano falsate, altro che quelle sul contagio. Poi ci sono gli agnostici, «Quelli che hanno un dubbio su Dio». Uno solo? Beh, credo sia risolvibile, volendo.
Chiedo ai presenti se preferiscono stare a scuola oppure collegarsi col computer da casa per fare lezione: 4 su 22 vorrebbero starsene a casa, tutti gli altri, la schiacciante maggioranza vogliono frequentare la scuola. Si scatena il dibattito, uno dice, strillando alla disperata: «A me la didattica a distanza m’ha bruciato!».
Poi mi chiedono se sono io che riparo le LIM, visto che la loro è una delle innumerevoli che hanno problemi d’ogne sorta. Gli ho spiegato che io dovrei essere addetto esclusivamente alla didattica a distanza ma siccome non mi piace, metto le mani sui computer, sulle LIM, sui proiettori e sugli altri dispositivi elettronici. Scatta un caloroso applauso, non me lo aspettavo, sono un pò imbarazzato. Anche perché, purtroppo, so che tutti gli interventi tecnici che sto facendo, anche se non lavoro sulle piattaforme (neanche gli account mi sono fatto fare), possono purtroppo servire a connettere le aule con chi è costretto a casa o sarà, in futuro, messo in condizione di non frequentare i propri compagni di classe.
Loro escono alle 16.15 dopo che mi hanno parlato di Bill Gates e se preferissi Steve Jobs. Io sono rimasto allegramente a bestemmiare tra me e me mentre mi salutavano per prendere il pulmino: Windows 10 non era contento di averci messo 40 minuti per installare i driver e il workspace della LIM, con ben 2 riavvii su un notebook che ne ha viste tante. No, doveva pure aggiornarsi con qualche framework di merda perché sennò era inutile aver messo i programmi proprietari della LIM.
Bill Gates mortacci tua, te odio. E maledetti i complottisti che se la prendono con te accollandoti la diffusione del virus. TU SEI IL VIRUS.
E così, s’è fatto quasi notte, ma ho avuto il tempo di mettere il cavo HDMI nel buco dell’HDMI, dopo che una maestra era venuta a cercarmi perché esso non entrava. Lo stava inserendo a forza, random, in una delle varie porte USB… come avrebbe potuto funzionare ?
Scuola media.
L’anarco-prof del team digitale lo becco che entra, già stanco, pare Sacco&Vanzetti (tutti e due insieme) dopo il regolare processo nella più grande democrazia del mondo. Gli chiedo che ha fatto, e capisco che nun je la fa a sta appresso alla mole di lavoro che s’è accollato per il ruolo comunque non obbligatorio da lui scelto. Gli accenno alla potenza di fuoco delle nostre strutture autorganizzate. Dice che mercoledì c’è sciopero, ma io già lo sapevo. S’è stranito perché i sindacati stanno firmando il contratto integrativo senza ascoltare i lavoratori e ci vorrebbero prima delle discussioni in sede sindacale, tanto che sta contattando la RSU (CGIL) anche se è conscio che non troverà grosse sponde. Gli chiedo di farmi sapere se ci sarà assemblea sindacale. È iscritto ad uno dei due sindacati che ha indetto lo sciopero generale. Sono andato sul sicuro, pensando fosse dell’USI, invece sta con l’USB. È talmente anarchico che non sta neanche con l’anarco-sindacato. Comunque sciopera e non lo dirà a nessuno. Quel giorno, senza di lui, sarebbe bello vedere di nascosto l’effetto che fa. E capita proprio il giorno in cui sono in servizio, una volta a settimana, nel suo istituto comprensivo. Tante volte non si presentasse pure il secondo prof informatizzato, a che santo si rivolgeranno ?
Sciopero pure io, voglio provare l’ebbrezza di farlo la prima volta in vita mia.
Non perché crumiro ma perché praticamente mai contrattualizzato.
Mi sto facendo qualche scrupolo perché se dò buca, cosa che sarebbe buona e giusta, faccio i danni veri mercoledì prossimo… allora, visto che sono magnanimo, perché alla fine è così, penso quantomeno di comunicare la mia assenza a quelle persone che verrebbero per lavorare insieme al sottoscritto. Poi se la vedono loro.
Intanto: SCIO-PE-RO!