Venerdì gli studenti medi, in tutta Italia, hanno manifestato contro la #buonascuola, in particolare contro il modo in cui è stata attuata l’alternanza scuola-lavoro. Gli studenti, proprio perché sono i primi destinatari della riforma, meritano delle risposte.
La Fedeli, proprio perché è la Fedeli, ha risposto che l’alternanza scuola lavoro è un’innovazione (infatti prima non c’era) e eleva la qualità della scuola. Avrebbe potuto dire che l’alternanza scuola lavoro è bella. E divertitevi. O parlare del tempo che farà questo fine settimana. O tacere.
Il Miur non si spreca più nemmeno per fare un discorso compiuto. Hanno tagliato anche l’ufficio stampa. Dematerializzazione anche questa?
Ho già dato un parere sulla legge n. 77 del 2005 “alternanza scuola lavoro”. A mio parere poteva essere un’ottima opportunità se ben gestita. Purtroppo non è stato così. ..la legge non da riferimenti certi se non il n. Di ore per i vari istituti se tecnici, professionali o licei. Io in prima persona mi sono analizzata per bene il percorso. Dalla legge al progetto formativo….c’è un mare di mancanza di interesse: da parte delle aziende..da parte delle scuole. Tranne che da parte dei studenti che se vogliono avere una formazione adeguata devono affidarsi alla bontà dell’amicizia o conoscenza. Poi mi sono già espressa cosa formiamo de ormai il mondo del lavoro non esiste? Usiamo i ragazzi in alternanza..in sostituzione di un dipendente? Non è questa “la buona scuola” Monica Ci sono a vostro parere strade diverse da percorrere?
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Se gli studenti fossero retribuiti per gli stages presso le aziende dove svolgono l’alternanza scuola lavoro, si potrebbe eliminare uno dei più gravi sospetti a carico dell’alternanza per come è stata attuata
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Sì probabilmente, gratificherebbe anche gli stessi. Grazie
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