Insegna svogliatamente, non riesce a tener la disciplina tra i quaranta monellucci della sua classe. La presenza fra gli alunni di un ragazzaccio che non riesce a domare, che minaccia i compagni “con pugni e pennini”, sì che teme che un giorno o l’altro qualcuno possa restare ferito, ed egli “debba comparire come responsabile davanti al giudice”, lo angustia talmente, gli dà talmente sui nervi, che pensa di rinunciare all’incarico.
Paolo Monelli, Mussolini piccolo borghese
Maestro
