Bancomat

Il 23 dicembre verso l’ora di pranzo ci trovavamo in un ipermercato. Potrebbe essere l’inizio di un giallo. Poteva. Improvvisamente l’altoparlante ha annunciato che per motivi indipendenti dalla nostra volontà non è possibile pagare con bancomat e carte di credito. E naturalmente ci scusiamo per il disagio. E stiamo lavorando per ripristinare il collegamento con la banca. Senza aspettare troppo sono sceso al piano di sotto dove c’è uno sportello bancomat miracolosamente funzionante. C’erano già altre 10 persone in fila. Dietro di me si è formata una fila di almeno 50 persone. Ognuno di quelli che mi precedeva ha prelevato 250 euro. Come se da oggi non fosse più possibile pagare con una carta e dovessimo avere le tasche piene di contanti. Se gira la voce che manca l’olio di semi tutti cominciano a vedere tavole senza dolci, senza fritti, insalate senza maionese, senza un domani.

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