Per prima cosa è scritta in modo comprensibile. Ha una bella grafica (ma era meglio quando la ministra Giannini la portava in braccio, con il vestito intonato) e un linguaggio moderno, europeo, mondiale, con una terminologia accattivante. Ho preso un brano a caso
realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva
Scuola aperta, cittadinanza attiva. Spettacolo. Bisogna leggere spesso il testo della 107 per consolarsi delle rovine fumanti che ha prodotto. Continua a leggere “Ragazzi, siamo onesti, la buona scuola non è poi tutta da buttare”