Non l’avevo mica comprato il flipper, si capisce. Ma ci sono cose, nella vita, che ti appartengono per abito, per censo, per sacro e inalienabile diritto. E il flipper del bar Pedro, sin dai remoti tempi in cui riuscivo a malapena ad arrivare alle manopole, era una di queste.
Carlo D’Amicis, La guerra dei cafoni