Più severe saranno le pene inflitte ai consumatori e ai negozianti di cocaina, e più aumenterà nei consumatori l’attrazione del frutto proibito e il fascino del pericolo affrontato, e negli speculatori la avidità del guadagno, che è già ingente e aumenterà ancora col crescere delle pene. Inutile dunque sperare nella legge. Noi proponiamo un altro rimedio. Dichiarare libero l’uso e il commercio della cocaina ed aprire degli spacci in cui la cocaina fosse venduta a prezzo di costo, o anche sotto costo. E poi fare grande propaganda per spiegare al pubblico e fare toccare con mano i danni della cocaina.
Errico Malatesta, «Umanità nova», 10 agosto 1922
Non è giusto mettere la cocaina nella zuppa di pesce, se la mangiano pure i bambini e pure le suore.
Che c’entrano le suore?
Niente, era per fare l’esempio di gente senza peccato.
Da Chiara Valerio, La fila alle poste