A Roma salutavo gli amici. Dove vai? Vado in Perù. Ma che sei matto?
Me ne andavo da quella Roma puttanona, borghese, fascistoide, da quella Roma del “volemose bene e annamo avanti”, da quella Roma delle pizzerie, delle latterie, dei “Sali e Tabacchi”, degli “Erbaggi e Frutta”, quella Roma dei castagnacci, dei maritozzi con la panna, senza panna, dei mostaccioli e caramelle, dei supplì, dei lupini, delle mosciarelle…
Me ne andavo da quella Roma dei pizzicaroli, dei portieri, dei casini, delle approssimazioni, degli imbrogli, degli appuntamenti ai quali non si arriva mai puntuali, dei pagamenti che non vengono effettuati, quella Roma degli uffici postali e dell’anagrafe, quella Roma dei funzionari dei ministeri, degli impiegati, dei bancari, quella Roma dove le domande erano sempre già chiuse Continua a leggere “REMO REMOTTI Mamma Roma addio”
Giorno: 4 ottobre 2020
FRANCO BERARDI (BIFO) Il giorno prima del diluvio
[Effimera, 11 settembre 2020]
Durante l’estate, in un’isola dalmata di struggente bellezza, ho incontrato il mio amico Srecko Horvat. Abbiamo parlato molto della tragedia jugoslava, che quasi tutti hanno dimenticato, ma resta ben viva nella memoria di chi l’ha vissuta e continua a viverla nella propria esistenza, come Srecko, e la sua compagna Sasha. Forse fu allora, in quegli anni in cui a città di Sarajevo venne distrutta dall’orrore demente del nazionalismo, che iniziò un processo di devastazione della solidarietà e della pietà.
Srecko mi ha parlato anche di Gunther Anders, un filosofo ebreo tedesco che fu compagno di Hannah Arendt, e che negli anni ’60 scrisse saggi importanti (ma poco noti in Italia) sulla prospettiva della catastrofe nucleare Continua a leggere “FRANCO BERARDI (BIFO) Il giorno prima del diluvio”