DANIEL PENNAC Insomma, andavo male a scuola

«Diario di scuola», pp. 13-6

Il fatto è che io andavo male a scuola e da questo lei non si è mai più ripresa. Oggi che la la sua coscienza di donna molto anziana abbandona i lidi dal presente per rifluire piano verso i lontani arcipelaghi della memoria, i primi scogli che affiorano le rammentano l’ansia che la tormentò per tutta ia mia carriera scolastica. Mi rivolge uno sguardo preoccupato e, lentamente: “Che cosa fai nella vita?”. Continua a leggere “DANIEL PENNAC Insomma, andavo male a scuola”

DANILO DOLCI Ciascuno cresce solo se sognato

C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.
 
C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
 
C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’essere franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.

LIVIA TESTA La ola mentre spiego

Cari ragazzi,
dopo due mesi ho di nuovo internet e così vorrei raccontarvi tre recenti aneddoti, che mi hanno definitivamente convinto a portare in gita per quattro giorni la mia terza, nonostante la mia atavica e selvaggia riluttanza ad abbandonare il focolare domestico.

1. Visita istituzionale alla Camera dei Deputati (tra l’altro il giorno delle dimissioni mastelliane). Il commesso parlamentare ci introduce ai velluti e agli ori della Sala dei ricevimenti. A destra il gigantesco Quarto Stato, a sinistra un’altrettanto ciclopica reinterpretazione dell’opera in questione, in cui un artista contemporaneo voleva esprimere (tipo) la perdita della coscienza di classe da parte del popolo.

Il tapino parla, parla e parla e poi pone la fatidica domanda: L’Italia è una repubblica fondata su?

Continua a leggere “LIVIA TESTA La ola mentre spiego”

GIORGIO MANGANELLI La lunga fatica della scuola (ha ragione Pinocchio?)

Da «Improvvisi per macchina da scrivere»

Domani all’alba voglio andarmene di qui, perché, se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola e per amore o per forza mi toccherà a studiare; e io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho appunto voglia, e mi diverto più a correre dietro le farfalle e a salire su per gli alberi a prendere gli uccellini di nido”.
Vi ricordate queste parole? Le dice Pinocchio al Grillo parlante, il Pinocchio ribelle che tanto ci ha affascinato da ragazzi e da grandi; e quelle parole le scrisse Carlo Collodi appunto cent’anni fa. Continua a leggere “GIORGIO MANGANELLI La lunga fatica della scuola (ha ragione Pinocchio?)”