GIANCARLO BURGHI Quali linee guida per insegnare l’educazione civica?

Volerelaluna, 23 dicembre 2024

Egregio Ministro,

Le scrivo di nuovo dalla desolazione della “trincea”: quella in cui ogni giorno, con le studentesse e gli studenti, combattiamo l’eterna guerra contro la semplificazione e la superficialità. Oggi, però, le scrivo per ringraziarla delle Linee guida sull’insegnamento dell’educazione civica che ci ha inviato all’inizio dell’anno scolastico. Da oggi abbiamo un punto fermo nel nostro lavoro di docenti ed educatori: ci dirigeremo nella direzione esattamente opposta a quanto ci indica.

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HERBERT KAPPLER L’essenza delle forze armate è la disciplina

Dalla deposizione al processo per l’eccidio delle Fosse Ardeatine, in «Herbert Kappler. La verità sulle Fosse Ardeatine»

Accettai l’ordine per i seguenti motivi: esso era preciso ed esplicito ed il dovere era stato fissato da Hindenburg il 23.5.1934 che aveva detto che l’obbedienza era il fondamento delle forze armate.

L’essenza delle forze armate è la disciplina.

Le Forze armate abbasserebbero la nazione se non fossero abituate ad obbedire immediatamente agli ordini. È dovere di ogni soldato obbedire agli ordini senza discutere.

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WALTER QUATTROCIOCCHI L’inganno perfetto dell’intelligenza artificiale: scrive bene ma non sa nulla

Corriere della Sera, 23 luglio 2025

Abbiamo sbagliato tutto sulla disinformazione. Ora rischiamo di ripetere l’errore con l’AI: produciamo manifesti etici senza comprendere la meccanica dei modelli. Un appello a un approccio scientifico per affrontare la nuova sfida, imparando a dubitare della forma per cercare il fondamento

Per lungo tempo, la disinformazione è stata trattata come un’anomalia del contenuto: una deviazione dalla verità che, in quanto tale, si pensava correggibile attraverso strumenti di vigilanza epistemica — fact-checking, etichette, interventi normativi pensati più per rassicurare che per incidere. Ma quell’impianto interpretativo, fondato su una visione lineare della comunicazione e su una fiducia eccessiva nella forza persuasiva della verità, si è rivelato inefficace. Continua a leggere “WALTER QUATTROCIOCCHI L’inganno perfetto dell’intelligenza artificiale: scrive bene ma non sa nulla”

ROBERTO CONTU «Segno di grandezza e nobiltà». Giacomo Leopardi oltre gli automatismi didattici

La scuola e noi, 30 settembre 2024

Un autore che funziona

Al di là delle difficoltà quotidiane per chi continua a credere nell’insegnamento della letteratura italiana nella scuola secondaria, è sentire comune come alcuni autori siano ancora capaci della tenuta in classe, di un interesse diffuso, dell’agio di muoversi fra testi che per quanto alti siano ancora capaci di attivare quella comunità ermeneutica che dovrebbe essere obbiettivo di ogni proposta didattica. Se Dante è l’esempio più immediato (è plausibile affermare che pure nella peggiore classe, una qualche terzina, un personaggio o una storia dantesca possano avere fatto breccia), senz’altro anche Giacomo Leopardi può essere annoverato tra gli autori che continuerebbero a «funzionare» a scuola. Continua a leggere “ROBERTO CONTU «Segno di grandezza e nobiltà». Giacomo Leopardi oltre gli automatismi didattici”

ORSETTA INNOCENTI «Le parole formano il pensiero»: modi di dire sessisti nel linguaggio sociale. Storia di un percorso di Educazione civica dentro la scuola a scuola

La scuola e noi, 9 settembre 2024

Premessa

Questo percorso nasce da una necessità imprevista. Durante il primo quadrimestre di questo a.s. 2023/2024, sull’onda emotiva collegata al 25 novembre, quasi tutte le classi della mia scuola sono state coinvolte, ex abrupto, approfittando di un’offerta vantaggiosa di uno dei cinema main stream della mia città, nella visione del film C’è ancora domani di Paola Cortellesi.

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DANIELA TAFANI Le Big Tech e il racconto dell’intelligenza artificiale

[Centro Riforma Stato, 5 luglio 2024]

Il problema politico relativo allo sviluppo e alle applicazioni dei sistemi di intelligenza artificiale non riguarda l’allineamento di una mente artificiale con i nostri valori, ma il disallineamento tra gli interessi dei monopoli della tecnologia e l’interesse pubblico.

L’economia delle promesse

Nella famiglia di tecnologie denominata, per ragioni di marketing, «intelligenza artificiale», alcuni genuini progressi sono stati ottenuti, a partire dal 2010, con sistemi di natura statistica, antropomorficamente definiti di «apprendimento automatico» Continua a leggere “DANIELA TAFANI Le Big Tech e il racconto dell’intelligenza artificiale”

ILAN PAPPÉ La fine del sionismo

«New Left Review», 21 giugno 2024, tradotto da «Internazionale», 1570, 5 luglio 2024

L’attacco di Hamas del 7 ottobre può essere paragonato a un terre remoto che colpisce un vecchio edificio. Le crepe già s’intravedevano, ma ora sono evidenti fin nelle fondamenta. A più di 120 anni dal suo inizio, il progetto sionista in Palestina – l’idea d’imporre uno stato ebraico in un paese arabo, islamico e mediorientale – rischia forse di crollare? Storicamente, il rovesciamento di uno stato può avere cause molto diverse. Può essere la conseguenza di attacchi costanti da paesi vicini o di una guerra civile cronica. Può risultare dal collasso delle istituzioni pubbliche, diventate incapaci di dare servizi ai cittadini. Spesso comincia come un lento processo di disintegrazione che poi accelera fino a che, in un breve periodo, abbatte strutture che un tempo sembravano solide e incrollabili.

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PIERO CALAMANDREI Ora e sempre RESISTENZA

Albert Kesselring, a partire dall’8 settembre 1943 comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, fu processato nel 1947 per crimini di Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di innocenti) e condannato a morte. La condanna fu presto commutata in ergastolo, ma già nel 1952 egli fu messo in libertà. Tornato in patria fu accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi, di cui fu attivo sostenitore fino alla morte, nel 1960. Pochi giorni dopo il suo rientro a casa Kesselring ebbe l’impudenza di dichiarare pubblicamente che gli italiani dovevano essergli grati per il suo comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero fatto bene a erigergli… un monumento. Continua a leggere “PIERO CALAMANDREI Ora e sempre RESISTENZA”

MARIO AVAGLIANO – MARCO PALMIERI Una strage anche fascista

Da «Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine»

L’eccidio delle Fosse Ardeatine è rimasto nella memoria come una strage nazista, ma è anche italiana e fascista. Il massacro avviene in territorio formalmente sotto la giurisdizione della Rsi e la Questura di Roma partecipa attivamente alla selezione delle vittime, contribuendo a raggiungere il numero stabilito. Ma soprattutto oltre la meta vittime è arrestata da italiani, autonomamente o in collaborazione con i tedeschi come basisti, infiltrati, spie o esecutori materiali del fermo, anche grazie a una estesa rete di delatori prezzolati, pronti a “vendere” ebrei e patrioti (rispettivamente 104 arrestati in autonomia e 81 insieme ai tedeschi).

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GIULIANA GIUSTI In che modo la lingua riflette la cultura di chi parla e non la realtà dei fatti

Cult, 1 febbraio 2021

Colgo l’occasione della chiamata di Flavia Barca a condividere riflessioni sulla (mancata) equità di genere nella cultura italiana e lo farò dalla prospettiva del mio ambito di ricerca e insegnamento: la linguistica. Il mio contributo verte sulla complessa relazione tra la natura sociale e biologica del linguaggio e la natura sociale e biologica del genere.

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