LUCA MALGIOGLIO Una didattica «per competenze»?

La nostra scuola, 23 febbraio 2025

Le righe che seguono sono la rielaborazione della relazione presentata all’importante incontro di aggiornamento, dal titolo «Come cambia la scuola?», che si è svolto il 17 febbraio presso l’Istituto Di Vittorio-Lattanzio di Roma.

Le competenze sono un risultato chiuso, previsto a priori e in astratto; a pensarci, sono l’esatto opposto della cultura e del pensiero critico, che portano a conoscenze, scoperte e aperture sul mondo davvero nuove.

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EVGENY MOROZOV La vera minaccia dell’intelligenza artificiale

Internazionale, 17 agosto 2023

A maggio più di 350 dirigenti d’azienda, ricercatori e docenti universitari del settore tecnologico hanno firmato una dichiarazione per mettere il mondo in guardia contro la minaccia dell’intelligenza artificiale (ia). “Mitigare il rischio di estinzione posto dall’ia dovrebbe essere una priorità per tutto il mondo, al pari di altre minacce come le pandemie e la guerra nucleare”, hanno scritto i firmatari. La dichiarazione è arrivata sulla scia di un’altra lettera firmata da personaggi del calibro di Elon Musk e Steve Wozniak, uno dei fondatori della Apple, che hanno chiesto una moratoria di sei mesi nello sviluppo di sistemi avanzati di ia. Continua a leggere “EVGENY MOROZOV La vera minaccia dell’intelligenza artificiale”

Quarantena

La peste come forma, insieme reale e immaginaria, del disordine ha come correlativo medico e politico la disciplina. Dietro i dispositivi disciplinari si legge l’ossessione dei “contagi”, della peste, delle rivolte, dei crimini, del vagabondaggio, delle diserzioni, delle persone che appaiono e scompaiono, vivono e muoiono nel disordine.
Michel Foucault, Sorvegliare e punire

In età medievale, questa parola indicava – in italiano come nelle altre lingue romanze – un periodo di quaranta giorni con riferimento a pratiche devozionali, liturgiche o penitenziali Continua a leggere “Quarantena”

PAUL CELAN Qualunque pietra tu alzi

Qualunque pietra tu alzi –
li discopri, coloro cui occorre
il riparo delle pietre:
denudati,
rinnovano il loro intreccio.

Qualunque tronco tu abbatti –
inchiodi assi
d’un giaciglio, ove
di nuovo s’ammucchiano le anime,
come se non si scotesse
anche quest’
Era.

Qualunque parola tu dica –
rendi grazie
alla perdizione.

LEONARDO TONDELLI Vietato criticare Israele, ora è obbligatorio a scuola

il manifesto, 11 ottobre 2025

Se a Gaza si è arrivati a una tregua, forse davvero è perché Trump sperava nel Nobel per la pace; un qualche merito lo avranno avuto anche i manifestanti che in tante parti del mondo sono riusciti a mantenere alta l’attenzione, e l’indignazione per quello che stava succedendo a Gaza.

Ora, un fatto singolare che ha stupito molti osservatori è che in Italia tra questi manifestanti vi siano molti studenti. Com’è possibile che un’intera generazione che fino a quel momento sembrava in pieno «letargo politico», per dirla con Baricco, si sia ritrovata in prima fila con idee molto nette? Proprio mentre i media tradizionali (ma anche i social network) sembravano molto più interessati a riflettere la propaganda israeliana? Se devo essere sincero, non so come sia andata.

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PAOLO NORI Conferenze

State bene, 9 maggio 2025

Gli asili nido? Cosa vuoi che sappia io degli asili nido. Non ne so mica niente. Ma quando? Aah, ma è stato tre o quattro anni fa. Sì, mi avevan chiamato, e c’ero anche andato, ma dire che sapevo qualcosa, non sapevo niente. Sì, ma gliel’ho detto, la prima cosa che gli ho detto: Io vi ringrazio molto di questo invito, ma non ne so niente. Son contento di esser venuto, son contento di sentirne parlar degli esperti, che poi gli asili nido è anche un argomento interessante, e soprattutto la figura paterna, a chi non interessa la figura paterna negli asili nido? Vi ascolto molto volentieri, solo non fatemi parlare che non ne so niente. E invece loro hanno insistito che avevan previsto il mio intervento Continua a leggere “PAOLO NORI Conferenze”

PAUL VERLAINE Languore

Sono l’Impero alla fine della decadenza,
che guarda passare i grandi Barbari bianchi
componendo acrostici indolenti dove danza
il languore del sole in uno stile d’oro.

Soletta l’anima soffre di noia densa al cuore.
Laggiù, si dice, infuriano lunghe battaglie cruente.
O non potervi, debole e così lento ai propositi,
o non volervi far fiorire un po’ quest’esistenza!

O non potervi, o non volervi un po’ morire!
Ah! Tutto è bevuto! Non ridi più, Batillo?
Tutto è bevuto, tutto è mangiato! Niente più da dire! Continua a leggere “PAUL VERLAINE Languore”

DANIELA TAFANI Omini di burro. Scuole e università al Paese dei Balocchi dell’IA generativa

Roars, 21 ottobre 2024 [precedentemente apparso sul Bollettino telematico di filosofia politica]

Come l’omino di burro del romanzo di Collodi, chi introduca nelle scuole e nelle università strumenti di “intelligenza artificiale generativa” promette agli studenti un Paese dei Balocchi in cui potranno scrivere senza aver pensato. I sistemi neoliberali – nei quali si ritiene che la didattica sia un addestramento ai test e che la valutazione delle opere dei ricercatori non ne richieda la lettura – sono già pronti a un simile annientamento dell’istruzione pubblica e alla sua sostituzione con qualche software proprietario.

1. Macchine per scrivere frasi probabili

A un programma informatico si assegna talvolta il nome della facoltà umana che si desidera implementare; così, osservava nel 1976 Drew McDermott, si ingannano molte persone Continua a leggere “DANIELA TAFANI Omini di burro. Scuole e università al Paese dei Balocchi dell’IA generativa”

GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA Adesso le maestre elementari sono delle signorine vivaci

Da «Ricordi d’infanzia»

Fu a S. Margherita che alla non tenera età di otto anni mi venne insegnato a leggere. Prima mi si facevano delle letture; a giorni alternati mi si leggeva la «Storia Sacra», una specie di sunto della Bibbia e del Vangelo i giorni di Martedì, Giovedì e Sabato; e i Lunedì Mercoledì e Venerdì… la Mitologia classica. In modo che ho acquisito una solida conoscenza di ambedue queste discipline: sono ancora in grado di dire quanti e quali fossero i fratelli di Giuseppe e me la cavo fra le complicate beghe familiari degli Atridi. Continua a leggere “GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA Adesso le maestre elementari sono delle signorine vivaci”

LUCA MALGIOGLIO Meno insegnamento, più business: l’equazione dell’«innovazione»

La nostra scuola, 13 febbraio 2025

Insegnare

Insegno da prima del Duemila, potrei mostrare con innumerevoli esempi il tracollo verticale delle capacità linguistiche degli studenti, che si è intensificato negli ultimi dieci anni, fino a diventare una vera e propria catastrofe dopo gli anni della “DaD”: grafie illeggibili, ortografia e punteggiatura quasi casuali, sintassi priva di una struttura logica, mancata conoscenza del significato della maggior parte delle parole anche di uso comune della nostra lingua, enormi difficoltà a pensare e a immaginare.

Tutti i colleghi con cui parlo e mi confronto riscontrano lo stesso fenomeno, del quale sembra non accorgersi soltanto chi in classe non ci sta ma è molto impegnato a decantare le presunte prodigiose virtù didattiche del digitale Continua a leggere “LUCA MALGIOGLIO Meno insegnamento, più business: l’equazione dell’«innovazione»”