ROBERTO GRENDENE Ora di religione, assente giustificata: sempre meno studenti frequentano l’Irc

MicroMega, 10 aprile 2025

Nelle scuole statali italiane le scelte di non frequentare l’insegnamento della religione cattolica (Irc) crescono a un ritmo di cinquantamila l’anno.

Superavano di poco il milione nel 2020/21, hanno raggiunto quota 1.164.000 nel 2023/24. Nelle scuole statali italiane le scelte di non frequentare l’insegnamento della religione cattolica (Irc) crescono a un ritmo di cinquantamila l’anno, nonostante il calo demografico comporti contestualmente una diminuzione annua della popolazione studentesca di centomila unità. Continua a leggere “ROBERTO GRENDENE Ora di religione, assente giustificata: sempre meno studenti frequentano l’Irc”

EMANUELA BANDINI Piccolo breviario per interrogazioni brevi ma efficaci

La scuola e noi, 13 gennaio 2025

Qualunque insegnante, in alcuni momenti dell’anno, ha la necessità di tastare  rapidamente il polso della classe o di valutare tutti gli studenti sugli stessi contenuti, ritenuti particolarmente importanti e fondamentali per la prosecuzione del lavoro. Inoltre, nelle classi numerose, non è facile trovare il tempo per le verifiche orali, che spesso vengono sostituite da prove scritte di diverso tipo, più o meno strutturate, che sicuramente rispondono al bisogno immediato di dare una valutazione, ma hanno due conseguenze negative: da una parte, costituiscono un notevole aggravio di lavoro domestico per i docenti, dall’altra, riducono ulteriormente lo spazio per l’esercizio delle abilità di esposizione orale degli studenti.

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Banca d’Italia

La Banca d’Italia è la banca centrale della Repubblica italiana; è un istituto di diritto pubblico, regolato da norme nazionali ed europee.
Banca d’Italia, Chi siamo

Le quote del capitale della Banca d’Italia sono […] non in mano allo Stato ma ai cosiddetti «partecipanti» […] al 95 per cento banche e assicurazioni prevalentemente private […]. Il fatto che il capitale della Banca d’Italia sia partecipato da banche e assicurazioni non comporta che queste abbiano, formalmente e di fatto, il controllo delle decisioni prese dalla Banca d’Italia. Né comporta che i profitti della Banca d’Italia vadano a banche e assicurazioni, se non in minima parte.
Carlo Cottarelli, Pachidermi e pappagalli

ALLEN GINSBERG Litania del profitto di guerra

Ecco i nomi delle compagnie che hanno fatto soldi con questa guerra novecentosessantotto Annodomini quattromilaottanta Ebraico
Ecco le corporazioni che hanno profittato vendendo fosforo bruciapelle o bombe frammentate in migliaia di aghi trafiggenti la carne
ed ecco elencato milioni di denaro guadagnati da ogni consorzio per la produzione
ed ecco i guadagni elencati, indici ingrossati un decennio, ordinati,
ecco i nomi dei padri in carica in queste industrie, telefoni che dirigono la finanza,
nomi di direttori, creatori di destini, e i nomi degli azionisti di questi Aggregati designati Continua a leggere “ALLEN GINSBERG Litania del profitto di guerra”

LUCA MALGIOGLIO «Innovare la didattica con l’Ai» e altre sciocchezze

La nostra scuola, 23 giugno 2025

… dimenticando che «innovare», a scuola, significa insegnare agli studenti a guardare il mondo con occhi nuovi

È uno spettacolo veramente singolare quello dei decrepiti futuristi che vedono in ogni normale lezione il fantasma di una terribile quanto inesistente lezione frontale unidirezionale, priva di dialogo e di relazione (qualche lontano trauma adolescenziale mai elaborato?); nelle spiegazioni sempre nuove degli insegnanti, calibrate sugli studenti e sull’argomento di cui si discute, un violento e passivizzante “riempire vasi” Continua a leggere “LUCA MALGIOGLIO «Innovare la didattica con l’Ai» e altre sciocchezze”

GIOVANNI VERGA Alla domenica, quando entravano in chiesa, l’uno dietro l’altro, pareva una processione

«I Malavoglia», cap. 1

Un tempo i Malavoglia erano stati numerosi come i sassi della strada vecchia di Trezza; ce n’erano persino ad Ognina, e ad Aci Castello, tutti buona e brava gente di mare, proprio all’opposto di quel che sembrava dal nomignolo, come dev’essere. Veramente nel libro della parrocchia si chiamavano Toscano, ma questo non voleva dir nulla, poichè da che il mondo era mondo, all’Ognina, a Trezza e ad Aci Castello, li avevano sempre conosciuti per Malavoglia, di padre in figlio, che avevano sempre avuto delle barche sull’acqua, e delle tegole al sole. Continua a leggere “GIOVANNI VERGA Alla domenica, quando entravano in chiesa, l’uno dietro l’altro, pareva una processione”

MARTIN VENATOR «Lo studente al centro», «la personalizzazione degli apprendimenti», «l’orientamento» e altre truffe

La nostra scuola, 3 giugno 2025

Di come il potere neoliberista, usando come pretesto la pedagogia — soprattutto quella di matrice progressista — riesca a indebolire il sistema educativo.

Il pretesto: “modernizzare”, “motivare”, “mettere al centro lo studente”.
Il potere neoliberista non attacca frontalmente la scuola democratica e progressista: ne usa il linguaggio, ne deforma i principi, ne travisa i concetti chiave. Lo fa con grande abilità, costruendo un racconto seducente. Continua a leggere “MARTIN VENATOR «Lo studente al centro», «la personalizzazione degli apprendimenti», «l’orientamento» e altre truffe”

MICAELA SCARAFIA Insegnare italiano tra secondaria di primo e secondo grado: stereotipi, riflessioni e buone pratiche

La scuola e noi, 6 gennaio 2025

Questo articolo nasce da una domanda: è la domanda che mi ha fatto Lorenzo, uno studente intelligente e piuttosto allegro della mia seconda delle scienze applicate, non particolarmente amante delle humanae litterae ma con un buon rendimento anche nelle mie materie. Stiamo leggendo il libro IV dell’Eneide, e al verso “L’Aurora seguente illuminava le terre” ci interroghiamo sull’uso della maiuscola per un nome comune e riprendiamo il concetto di personificazione. A quel punto, Lorenzo alza la mano e, senza altri preamboli, mi chiede il significato del termine “aurora”. Continua a leggere “MICAELA SCARAFIA Insegnare italiano tra secondaria di primo e secondo grado: stereotipi, riflessioni e buone pratiche”

Biglia

Da bambino, ricordo, acquistai presso un rigattiere una biglia di vetro per cinque centesimi, ma mi accorsi subito dopo che quella stessa biglia altri la vendevano per soli quattro centesimi. Allora tornai di corsa dal rigattiere che me l’aveva venduta esigendo la restituzione del centesimo che avevo pagato di troppo, ma questi non voile sentire ragione: era suo diritto stabilire il prezzo della merce che vendeva. Me ne andai piuttosto arrabbiato con lui, e anche con me stesso che mi ero lasciato gabbare. Tornando a casa pensavo a come avrei potuto riparare al danno provocato della mia scelta precipitosa. E mi venne in mente che se avessi comprato un’altra biglia identica al prezzo di quattro centesimi, la mia perdita si sarebbe dimezzata, e comprandone ancora una, si sarebbe ridotta a un terzo Continua a leggere “Biglia”

TRILUSSA La statistica

Sai ched’è la statistica? È na’ cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno Continua a leggere “TRILUSSA La statistica”