STEFANO ROSSETTI La scuola senza pace (nota a margine delle nuove linee guida di Educazione Civica)

La scuola e noi, 27 gennaio 2025

A volte si dice che l’istruzione non ha più nessuna coerenza, che non è più ordinata a una visione chiara della società e del futuro, e che ormai è soggetta al caos e all’anomia delle società individualistiche. In realtà, il discorso dominante sottopone oggi la scuola a due logiche che sono più complementari che contraddittorie: il neoliberalismo e il vecchio nazionalismo autoritario.
C. Laval e F. Vergne, Educazione democratica, Novalogos, 2022, pag. 140

Il valore civile delle discipline e il dialogo fra i linguaggi

Questa riflessione ha un preciso punto di avvio: un’esperienza didattica che da molti anni propongo alle mie quinte, descritta qualche anno fa su queste pagine.

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ALBINO BERNARDINI Era brutto, che pareva un diavolo

Da «La scuola nemica»

– Una volta avevamo una maestra che andava a simpatia; se a uno non lo poteva vedere, non si avvicinava nemmeno, come è capitato a un mio compagno. A questo si vedeva proprio che non lo poteva vedere, perché, come faceva una cosa, subito a lui, anche quando non era lui a chiamarlo e offenderlo, a dirgli tante cose così e cosà. Un giorno eravamo a scuola e l’ha messo dietro alla lavagna poi ha cominciato a offenderlo, e quello a stare zitto, ma si vedeva che stava agguantando, e quando si è stufato, che la maestra continuava a dire: «Sei un disgraziato! Sei brutto come un diavolo, nell’anima e nel corpo» quello prende l’ombrello della maestra stessa e l’ha picchiata Continua a leggere “ALBINO BERNARDINI Era brutto, che pareva un diavolo”