ANDREA SALVONI Tutor e orientatore: divide et impera!

«Cobas», 11, 18 febbraio 2024

Con il DM n. 63/2023 e la CM n.958 del 5/4/23 il Governo ha Introdotto nelle scuole superiori le figure dei docenti tutor e orientatore, da retribuire con ingenti risorse economiche. È significativo che risorse destinate a 10-15 docenti siano di importo di poco inferiore (e in qualche caso superiore) alla quota docenti del FIS destinata a tutti. Nei primi mesi dell’anno scolastico i Collegi Docenti sono stati chiamati a deliberare in materia. La stessa norma infatti stabilisce chiaramente che “il dirigente scolastico, conclusa l’attività di formazione, procederà, nel rispetto delle prerogative degli organi collegiali, alla nomina dei docenti tutor e del docente orientatore”. Continua a leggere “ANDREA SALVONI Tutor e orientatore: divide et impera!”

E cortesia fu lui esser villano (Educazione civica «flipped»)

Educazione civica «flipped» lezione 1. Tema: se e quando è giusto dare indicazioni sbagliate a turisti o viandanti di qualsiasi tipo, inclusi perdigiorno. Premessa: racconto due episodi che mi sono accaduti. In uno ci sono due americani. Siamo a Firenze, davanti a palazzo Medici Riccardi a via Cavour. I due americani, che vengono da piazza San Marco, chiedono da che parte sta il Duomo. Il prof indica dritto. Dice tra 50 metri lo vedete è bello grande (cit. Marco D. Bari). I turisti si consultano e decidono di andare verso San Lorenzo, a destra. Questa descrizione particolareggiata è uso dei miei amici fiorentini. Gli altri si possono accontentare di aver capito che i due americani hanno preso per un’altra strada. Continua a leggere “E cortesia fu lui esser villano (Educazione civica «flipped»)”

UMBERTO SABA Raccontino

Da «Mediterranee» (1945-1946)

La casa è devastata,
la casa è rovinata.
Mille e una notte non l’abita più.

Come un giardino la sua verde Aleppo
una tenera madre ricordava.
Accoglieva le amiche, palpitava
per il figlio inquieto. Ed il caffè
porgeva, in piccole tazze, alla turca.

La casa è devastata,
la casa è rovinata.
Mille e una notte non accoglie più. Continua a leggere “UMBERTO SABA Raccontino”

UMBERTO ECO Come riconoscere un film porno

Da «Come viaggiare con un salmone»

Non so se vi sia mai accaduto di vedere un film pornografico. Non intendo film che contengano elementi di erotismo, sia pure oltraggioso per molti, come per esempio Ultimo tango a Parigi. Intendo film pornografici, il cui vero e unico fine è di sollecitare il desiderio dello spettatore, dal principio alla fine, e in modo che, pur di sollecitare questo desiderio con immagini di accoppiamenti vari e variabili, il resto conti meno che niente.
Molte volte i magistrati debbono decidere se un film sia puramente pornografico o se abbia valore artistico. Non sono di coloro che ritengono che il valore artistico assolva tutto, e talora opere d’arte autentiche sono state più pericolose, per la fede, i costumi, le opinioni correnti, che non opere di minor valore. Continua a leggere “UMBERTO ECO Come riconoscere un film porno”

UMBERTO ECO Come mangiare il gelato

Da «Come viaggiare con un salmone»

Quando prendo lo stipendio
In gelati me lo spendo
I gelati sono buoni
Ma costano milioni
Skiantos

Quando ero piccolo si comperavano ai bambini due tipi di gelati, venduti da quei carrettini bianchi con coperchi argentati: o il cono da due soldi o la cialda da quattro soldi. Il cono da due soldi era piccolissimo, stava appunto bene in mano a un bambino, e si confezionava traendo il gelato dal contenitore con l’apposita paletta e accumulandolo sul cono. La nonna consigliava di mangiare il cono solo in parte, gettando via il fondo a punta, perché era stato toccato dalla mano del gelataio (eppure quella parte era la più buona e croccante, e la si mangiava di nascosto, fingendo di averla buttata). Continua a leggere “UMBERTO ECO Come mangiare il gelato”

DANTE Tre donne intorno al cor mi son venute

Dalle «Rime»

Tre donne intorno al cor mi son venute,
e seggonsi di fore:
ché dentro siede Amore,
lo quale è in segnoria de la mia vita.
Tanto son belle e di tanta vertute
che ’l possente segnore,
dico quel ch’è nel core,
a pena del parlar di lor s’aita.
Ciascuna par dolente e sbigottita,
come persona discacciata e stanca,
cui tutta gente manca Continua a leggere “DANTE Tre donne intorno al cor mi son venute”

ANTONELLA CURRÒ Ma io cosa ci faccio qui?

[post su facebook, 30 agosto 2024]

CIAO SCUOLA…
La mia storia d’amore con la scuola è iniziata da bambina quando, con due genitori insegnanti, ho respirato aria e polvere di gesso.
A volte mi portavano a scuola con loro e io mi sentivo a casa.
Da ragazzina ho insegnato a leggere e scrivere a mio fratello e a tutti i bambini del mio condominio… Spesso il pomeriggio, invece di giocare, leggevo loro pagine di libri per bambini e lo facevo su loro richiesta, nutrendomi di quegli occhi sognanti.
Ho sempre voluto fare l’insegnante e sono stata fortunata perché ci sono riuscita Continua a leggere “ANTONELLA CURRÒ Ma io cosa ci faccio qui?”

STEFANO BORRONI BARALE Cibernetica o barbarie!

[Collegamenti per l’organizzazione diretta di classe, 25 marzo 2024]

Rifiutare la formazione obbligatoria è un poderoso primo passo. Siamo pronti per il successivo?

Noi vogliamo glorificare la guerra – sola igiene del mondo – il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per cui si muore e il disprezzo della donna. Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie, e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria.” – Filippo Tommaso Marinetti, “Manifesto del Futurismo, 1909

La transizione digitale  (1) a marce forzate, iniziata con lo stanziamento l’anno scorso di 2,1 Miliardi di euro per l’acquisto di laboratori e aule “digitali” entra ora nel vivo, con un programma di formazione dei docenti mastodontico. Continua a leggere “STEFANO BORRONI BARALE Cibernetica o barbarie!”

GIUSEPPE UNGARETTI L’isola

Da «Sentimento del tempo» (1935)

A una proda ove sera era perenne
di anziane selve assorte, scese,
e s’inoltrò
e lo richiamò rumore di penne
ch’erasi sciolto dallo stridulo
batticuore dell’acqua torrida,
e una larva (languiva
e rifioriva) vide;
ritornato a salire vide
ch’era una ninfa e dormiva
ritta abbracciata a un olmo. Continua a leggere “GIUSEPPE UNGARETTI L’isola”