VALENTINA GIANFRANCESCO Rituali, simboli e accasamento a scuola

[La scuola e noi, 2 ottobre 2023]

Alzarsi in piedi

In una delle scene iniziali del film Class enemy di Rok Bicek, ambientato in una scuola superiore slovena, il supplente di tedesco che ha uno stile comunicativo antitetico a quello della collega di ruolo, molto empatica e quasi materna, chiede alla classe perché bisogna alzarsi in piedi quando entra l’insegnante. Nessuno lo sa con certezza. È un gesto ormai automatico e si presuppone che sia un segno di rispetto nei confronti del docente.  Il Prof. Zupan, così si chiama il supplente, spiega agli studenti che in realtà si tratta di un rituale. Sono i rituali, dice, a renderci differenti dagli animali e a ricordarci che siamo esseri umani.  Gli studenti ascoltano in un silenzio scettico e carico di risentimento perché sono ancora fedeli alla loro insegnante e non sono pronti ad accogliere la prima lezione di quello che avvertono come un intruso.

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VALENTINO BALDI Cuori strappati e teste mozzate: emozioni e oggetti parziali nella IV giornata del Decameron

Da L’interpretazione e noi, 2 ottobre 2019

La quarta giornata del Decameron si apre con una lunga introduzione in cui Boccaccio si difende dalle critiche ricevute dopo il primo diffondersi delle novelle. Lo scrittore descrive i diversi attacchi, fra cui risaltano tre obiezioni principali: la materia sentimentale che caratterizza la maggioranza dei testi lascia trapelare una attenzione sconveniente rivolta alle donne – «hanno detto che voi mi piacete troppo e che onesta cosa non è che io tanto diletto prenda di piacervi e di consolarvi […] -; l’atteggiamento di Boccaccio appare particolarmente indecoroso per motivi anagrafici – «alla mia età non sta bene l’andare omai dietro a queste cose, cioè a ragionar di donne o a compiacere loro» Continua a leggere “VALENTINO BALDI Cuori strappati e teste mozzate: emozioni e oggetti parziali nella IV giornata del Decameron”