Io, Galileo, figlio del q. Vinc. Galileo di Fiorenza, dell’età mia d’anni 70, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato davanti a Voi Emin.mi e Rev.mi Cardinali, in tutta la Republica Cristiana contro l’eretica pravità generali Inquisitori; avendo davanti gl’occhi miei li sacrosanti Vangeli, quali tocco con le proprie mani, giuro che ho sempre creduto, credo adesso, e con l’aiuto di Dio crederò per l’avvenire, tutto quello che tiene predica e insegna la S. Cattolica e Apostolica Chiesa. Ma perché da questo S. Off.o, per aver io, dopo essermi stato con precetto dall’istesso giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opinione che il Sole sia centro del mondo e che non si muova Continua a leggere “GALILEO GALILEI Abiura”
Mese: novembre 2023
Educazione al rispetto
L’educazione al rispetto, 33 ore all’anno da dividere tra le materie curricolari (mediamente una a settimana) in proporzione al monte ore di ognuna: 6 per italiano, 4 per matematica ecc., il coordinatore per l’educazione al rispetto deve compilare il progetto dell’educazione al rispetto e fare la media dei voti (saranno dati anche dei voti, è ovvio), la tabella specifica nella progettazione di classe dove vanno riportati gli argomenti che ogni prof intende svolgere nel corso dell’anno nell’ambito della propria/a disciplina/e, tutto questo risversato nella pagina del ptof che tratta dei curricoli trasversali. Quante ore di pcto? Scriveva Daniel Pennac in Diario di scuola: «Il mal di grammatica si cura con la grammatica Continua a leggere “Educazione al rispetto”
SKIANTOS Gelati
Da «Kinotto» (1979)
La mia vita è nella fretta
La mia strada s’è ristretta
La mia casa è una cantina
La mia vita è in officina
Il lavoro a me mi stende
E per giunta non mi rende
Per comprarmi una maglietta
Ho venduto la mia lambretta
GIOVANNI CAROSOTTI Il digitale al servizio della Storia, o il contrario?
[L’identità di Clio, 21 febbraio 2023]
La didattica della storia
La “didattica della storia” è un campo di studi piuttosto problematico, soprattutto quando intende presentarsi come disciplina a sé stante, con un proprio statuto epistemologico. Il principio che alcuni sostengono è che essa non possa svilupparsi autonomamente a partire dall’esperienza degli stessi storici, ma debba comprendersi attraverso una relazione virtuosa con le riflessioni di carattere pedagogico, creando di fatto una sintesi tra le due discipline, peraltro secondo un criterio gerarchico che relega lo specifico disciplinare in posizione subordinata. Continua a leggere “GIOVANNI CAROSOTTI Il digitale al servizio della Storia, o il contrario?”
FILIPPOMARIA PONTANI Quel caos chiamato Scuola. Da una schiforma all’altra
«Il Fatto quotidiano», 26 aprile 2023
Il “liceo del made in Italy”, la mistica del “merito”, l’istruzione “professionalizzante” guidata dal “docente orientatore”, l’umiliazione dei ragazzi, la demonizzazione dei licei “inutili”, le circolari antistoriche… Al di là del ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, come mai queste retoriche preoccupanti hanno preso così piede?
La risposta sta nel “prima”, nell’esasperazione prodotta da decenni di malgoverno della scuola pubblica: pedagogismi astrusi, burocratizzazione a oltranza, verticismo aziendalistico, omologazione tecnologica coi fichi secchi, proletarizzazione sociale dei docenti, concorrenza al ribasso tra istituti Continua a leggere “FILIPPOMARIA PONTANI Quel caos chiamato Scuola. Da una schiforma all’altra”
Bidè
– A Pasqua è venuto il prete benedirci la casa. Gliel’ho fatta vedere tutta. Quando è arrivato in quel posto ha detto che no, quel bidè si fa peccato usarlo!
– Il bide?
– II bidè, sicuro. Il nostro è ultimo tipo, non di quelli che ci hanno lo sciacquone, no. Il nostro bidè, ripete compiaciuto, è di quelli che hanno come una specie di rubinetto che proprio entra dentro. A me non me ne fa niente, alla mia donna nemmeno: peccato più peccato meno… ma è per i bambini, sa com’è! Il prete ci ha messo in guardia: dice che si possono prendere dei vizi…
Da Lucio Mastronardi, Il compleanno, in «L’assicuratore»
GIORGIO CAPRONI Versicoli quasi ecologici
Da «Res amissa» (1991)
Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore Continua a leggere “GIORGIO CAPRONI Versicoli quasi ecologici”
Scarpe
Avevo sfondato le scarpe… Oltre le ghette assortite ebbi un nuovo paio di calzature, di marca inglese, Broomfield, con suole sporgenti, a prova d’acqua, rinforzate. Fu scelta la misura doppia perché mi durassero almeno due anni… Lottavo molto risolutamente contro strizzoni e storte. Facevo scafandro, sui boulevards.
Louis-Ferdinand Céline, Morte a credito
MILAN KUNDERA Berrò alla sua specie nella quale si fonde il meglio dell’animale e il peggio dell’uomo
Da Il falso autostop, in «Amori ridicoli»
«E allora, come si prenderà cura di me adesso?» chiese la ragazza con aria provocante.
«Che aperitivo vuole?».
La ragazza non era abituata agli alcolici; al massimo beveva del vino e le piaceva il vermut. Ora però disse apposta: «Una vodka».
«Ottimo» disse il giovane. «Spero che non mi si ubriacherà»
«E se anche fosse?» disse la ragazza.
Il giovane non rispose, chiamò il cameriere e ordinò due vodke e bistecche per cena. Dopo un po’ il cameriere portò un vassoio con due bicchierini e li poggiò davanti a loro. Continua a leggere “MILAN KUNDERA Berrò alla sua specie nella quale si fonde il meglio dell’animale e il peggio dell’uomo”
RINO GAETANO Agapito Malteni il ferroviere
Da «Ingresso libero» (1974)
Agapito Malteni era un ferroviere
Viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere
Buona educazione di spirito cristiano
E un locomotore sotto mano
Di buona famiglia giovane e sposato
Negli occhi si leggeva, molto complessato
Faceva quel mestiere forse per l’amore
Di viaggiare sul locomotore