Introduzione a «Gli assassini della memoria»
Questo libretto è nato da una constatazione: da circa due anni l’impresa «revisionista» – intendo quella che nega le camere a gas hitleriane e lo sterminio dei malati di mente, degli ebrei e degli zingari, e di appartenenti a popoli considerati radicalmente inferiori, in particolare gli slavi – ha assunto un’ampiezza inquietante. Una setta, minuscola ma tenace, consacra tutti i suoi sforzi e usa ogni mezzo (volantini, storielle, fumetti, studi sedicenti scientifici e critici, riviste specializzate) al fine di distruggere, non la verità, che è indistruttibile, ma la presa di coscienza della verità. Questa setta, a dire il vero, non si interessa né dei malati di mente né degli zingari, e meno ancora dei prigionieri di guerra sovietici Continua a leggere “PIERRE VIDAL-NAQUET Un dialogo fra due uomini presuppone un comune rispetto della verità”