Buzzurro

Buzzurro è un vocabolo che circolava a Firenze per designare i castagnai ambulanti svizzeri dei Cantoni del Ticino e dei Grigioni che d’inverno lasciavano le loro montagne e venivano a vendere caldarroste (fiorentinamente bruciate) in città. Dopo il 1865, nella breve stagione di Firenze capitale, l’epiteto buzzurro è applicato in senso spregiativo ai funzionari e ai militari piemontesi che si trasferiscono in massa, con le rispettive famiglie, sulle rive dell’Arno […]. L’etimologia di buzzurro continua a essere incerta. Un’ipotesi stimolante, sebbene non priva di difficoltà, è stata avanzata da Ottavio Lurati e poi accolta nell’Etimologia di Alberto Nocentini: buzzurro sarebbe una retroformazione da buzza(r)rone, buzzur(r)rone, forme attestate in zone diverse (buzzeron e buzzaron nei dialetti settentrionali, buzzarruni e buzzurruni in siciliano), e corrispondenti al toscano buggerone e al romanesco buggiarone.

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