Il sassofonista che strascica, il sassofonista che scherza,
ha un suo sistema del mondo, non ha bisogno di parole,
Il futuro – chi può predirlo. Il passato – chi ne ha certezza.
Socchiudere i pensieri e suonare una canzone nera.
Si balla guancia a guancia. Si balla. D’un tratto uno cade.
Batte la testa sulla pista, a tempo. A ritmo lo si scansa.
Non vede le ginocchia su di sé. Le palpebre albeggiano pallide,
strappate al chiasso della ressa e a una notte di strani colori. Continua a leggere “WISLAWA SZYMBORSKA Canzone nera”