Si tratta di una cosiddetta «parola macedonia» […]. Denota «l’insieme di ambienti virtuali tridimensionali in cui le persone possono interagire tra loro attraverso avatar personalizzati», ma nasce come nome di un luogo, appunto Metaverse, coniato dallo scrittore statunitense Neal Stephenson nel 1992 nel suo romanzo cyberpunk Snow Crash.
Continua a leggere “Metaverso”Mese: settembre 2025
CHARLES BAUDELAIRE Corrispondenze
«I fiori del male»
È un tempio la Natura, dove a volte parole
Escono confuse da viventi pilastri;
L’uomo l’attraversa tra foreste di simboli
Che gli lanciano occhiate familiari.
Come lunghi echi che da lontano
Si confondono in una oscura e profonda unità,
Vasta come la notte e come la luce,
I profumi, i colori e i suoni si rispondono.
Profumi freschi come la carne d’un bambino,
Dolci come l’oboe, verdi come i prati,
– E altri, corrotti, ricchi e trionfanti Continua a leggere “CHARLES BAUDELAIRE Corrispondenze”
LUCA MALGIOGLIO L’insegnamento, i burocrati, il potere
La nostra scuola, 15 novembre 2024
Ci sono alcuni dirigenti scolastici in carriera che chiedono che gli insegnanti facciano un passo indietro, insegnino il meno possibile, si rendano sempre meno necessari per gli studenti (cosa che ha un senso, in sé, ma che richiede tutto il suo tempo), diventino dei “facilitatori”, lascino precocemente gli studenti agli “ambienti di apprendimento innovativi”.
Continua a leggere “LUCA MALGIOGLIO L’insegnamento, i burocrati, il potere”GIOVANNI VERGA L’addio di ’Ntoni
«I Malavoglia», cap. 15
Una sera, tardi, il cane si mise ad abbaiare dietro l’uscio del cortile, e lo stesso Alessi, che andò ad aprire, non riconobbe ’Ntoni il quale tornava colla sporta sotto il braccio, tanto era mutato, coperto di polvere, e colla barba lunga. Come fu entrato e si fu messo a sedere in un cantuccio, non osavano quasi fargli festa. Ei non sembrava più quello e andava guardando in giro le pareti, come non le avesse mai viste; fino il cane gli abbaiava, ché non l’aveva conosciuto mai. Gli misero fra le gambe la scodella, perché aveva fame e sete, ed egli mangiò in silenzio la minestra che gli diedero, come non avesse visto grazia di Dio da otto giorni, col naso nel piatto Continua a leggere “GIOVANNI VERGA L’addio di ’Ntoni”