GIOSUE CARDUCCI Alla stazione in una mattina d’autunno

Da «Odi barbare»

Oh quei fanali come s’inseguono
accidiosi là dietro gli alberi,
tra i rami stillanti di pioggia
sbadigliando la luce su ’l fango!
Flebile, acuta, stridula fischia
la vaporiera da presso. Plumbeo
il cielo e il mattino d’autunno
come un grande fantasma n’è intorno.
Dove e a che move questa, che affrettasi
a’ carri fóschi, ravvolta e tacita Continua a leggere “GIOSUE CARDUCCI Alla stazione in una mattina d’autunno”