Da «Le vite spezzate delle Fosse Ardeatine»
L’eccidio delle Fosse Ardeatine è rimasto nella memoria come una strage nazista, ma è anche italiana e fascista. Il massacro avviene in territorio formalmente sotto la giurisdizione della Rsi e la Questura di Roma partecipa attivamente alla selezione delle vittime, contribuendo a raggiungere il numero stabilito. Ma soprattutto oltre la meta vittime è arrestata da italiani, autonomamente o in collaborazione con i tedeschi come basisti, infiltrati, spie o esecutori materiali del fermo, anche grazie a una estesa rete di delatori prezzolati, pronti a “vendere” ebrei e patrioti (rispettivamente 104 arrestati in autonomia e 81 insieme ai tedeschi).
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