Durante la Resistenza, e per un breve momento all’atto della Liberazione, tutto ci era sembrato possibile.
Vittorio Foa
I
La Resistenza non ha difeso l’Italia in quanto nazione ma in quanto sistema di valori alternativi al fascismo e alla sua religione funebre e aggressiva, e la nuova Italia nata dalla Costituzione antifascista non è figlia della Resistenza in quanto guerra vittoriosa ma in quanto guerra eccezionalmente dotata di senso.
Pietro Cataldi
Il contributo dato dalla Resistenza alla liberazione d’Italia e alla lotta contro il nazismo e il fascismo è un fatto di grande importanza storica, che ha mobilitato centinaia di migliaia di italiani per la difesa dell’indipendenza nazionale, che ha immesso nella storia d’Italia nuovi protagonisti, accanto agli intellettuali e ai militari, i certi popolari, gli operai e i contadini. Nel campo internazionale la Resistenza ha risollevato le sorti dell’Italia, compromesse dal fascismo. Nel campo interno la Resistenza ha avuto come risultato la Costituzione repubblicana, approvata nel 1947 dall’Assemblea costituente in un’atmosfera unitaria che dalla Resistenza traeva la sua diretta origine.
Roberto Battaglia, Giuseppe Garritano, Breve storia della Resistenza italiana
II
Propongo una resistenza che parta dal rifiuto. Rifiutare una resistenza priva di coraggio. Rifiutare l’arena convenzionale e portare la lotta altrove. Rifiutare di mangiare con il nemico, rifiutare di alimentare il nemico. Rifiutare di partecipare alla logica della crisi, rifiutare di reagire alle sue provocazioni. Rifiutare di dimenticare le offese dell’anno scorso, del mese scorso e della settimana scorsa. Rifiutare il ciclo delle notizie, rifiutare i commenti. Rifiutare di anteporre il valore della notizia alla solidarietà umana. Rifiutare di farsi intimidire dal pragmatismo. Rifiutare di essere giudicati dai cinici. Rifiutare di trovare consolazione troppo facilmente. Rifiutare di ammirare la pura e semplice sopravvivenza politica. Rifiutare il calcolo del male minore. Rifiutare la nostalgia. Rifiutare di riderci sopra. Rifiutare la visione binaria del terribile passato e dell’atroce presente. Rifiutare di ignorare la condizione di chi viene imprigionato, torturato e deportato. Rifiutare di farsi ipnotizzare dalle dimostrazioni di potere. Rifiutare il branco. Rifiutare il gioco, rifiutare il decoro, rifiutare le accuse, rifiutare la distrazione, che è solo un altro nome per tollerare il male. E quando vi viene detto che non potete rifiutare, rifiutate anche quello.
Teju Cole