Il Dizionario siciliano-italiano di Giuseppe Biundi (stampato a Palermo nel 1857) è il primo dizionario siciliano che registra la forma arancinu […]. La prima attestazione nella lessicografia italiana di arancino si trova nel Dizionario moderno del Panzini del 1942. Al dialettale aranciu per «arancia» corrispondono per il diminutivo «piccola arancia» arancinu in dialetto e arancino nell’italiano regionale. Questa denominazione è quella che riportano i dizionari italiani e che è stata adottata dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali nella lista dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani. È la forma che il commissario Montalbano ha portato nei libri e in televisione […]. Per quanto riguarda arancina, si può ipotizzare che il prestigio del codice linguistico standard, verso cui sono sempre state più ricettive le aree urbane, abbia portato la forma femminile arancia a prevalere su quella maschile arancio nell’uso dei parlanti palermitani: essi, avendo adottato la forma femminile per il frutto, l’hanno di conseguenza alterata nella forma alterata anche per indicare la crocchetta di riso: di conseguenza, arancina. L’unica attestazione di arancina si trova nella letteratura di fine Ottocento: le «arancine di riso grosse ciascuna come un mellone» dei Vicerè del 1894, del catanese Federico De Roberto.
Accademia della Crusca, Giusto, sbagliato, dipende