Questo romanzo è il primo che ho scritto; quasi posso dire la prima cosa che ho scritto, se si eccettuano pochi racconti. Che impressione mi fa, a riprenderlo in mano adesso? Più che come un’opera mia lo leggo come un libro nato anonimamente da un clima generale d’un’epoca, da una tensione morale, da un gusto letterario che era quello in cui la nostra generazione si riconosceva, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Continua a leggere “ITALO CALVINO Prefazione del 1964 a «Il sentiero dei nidi di ragno»”Mese: gennaio 2025
GIUSEPPE UNGARETTI Pellegrinaggio
«L’allegria»
Valloncello dell’Albero Isolato il 16 agosto 1916
In agguato
in queste budella
di macerie
ore e ore
ho strascicato
la mia carcassa
usata dal fango
come una suola
o come un seme
di spinalba
Strategia degli opposti estremismi
La «strategia degli opposti estremismi» sbagliava, perché poneva sullo stesso piano da un lato le efferate azioni delle Br incapaci di generare una svolta dittatoriale di sinistra e dall’altra la galassia dell’estrema destra che – al contrario rischiava di portare realmente a una svolta autoritaria […]. La strategia degli opposti estremismi avrebbe dovuto costituire il pilastro della forza elettorale democristiana, ne fu invece il batterio che la corrose: prolungò gli anni di piombo, logorò le istituzioni, distrusse la Dc.
Paolo Emilio Taviani, Politica a memoria d’uomo (2002)
FABRIZIO MILIUCCI Mobbing
Da «Saggio sulla paura» (2022)
Alla fine dell’estate, l’editore disse agli altri che non dovevano più salutarci; e di portarsi la schiscetta da casa, per evitare di uscire con noi per il pranzo.
Lasciavamo le chat dell’ufficio aperte e ce ne andavamo alla macchinetta del caffè, inconsapevoli. Chiti veniva con una ventiquattrore di pelle chiara dentro cui non c’era niente, solo una merendina per spezzare la mattinata. Siccome era quello che abitava più vicino, l’editore lo aveva preso con uno stage senza retribuzione. Era il suo idolo. Il primo giorno gli chiese di mettere a norma l’intero sistema di back up informatico – armadi di rete, schede elettriche luminose – dimenticando che era laureato in scienze politiche. Continua a leggere “FABRIZIO MILIUCCI Mobbing”
NOBRAINO Endorfine
Da «L’ultimo dei Nobraino» (2014)
E ci droghiamo perché lo fanno pure gli animali
con loro si che ci siamo cugini, mica i frances!
Si droga il gatto, per la sua erba lui va proprio matto
Si droga pare pure l’elefante, lo scimpanzè
Si droga il tipo che fa le gare con la bicicletta
Si droga quello con la sigaretta e la slot machine
Si drogan tutti durante l’ora dell’aperitivo
Si droga il prete con tutto quel vino
Ci droga Dio
MARINA BOSCAINO Quella di Valditara è una scuola fuori dalla realtà
«MicroMega», 22 gennaio 2025
Bibbia, latino, identità nazionale e occidentale. Insomma: un Dio, Patria e Famiglia in salsa disciplinar-contenutistica. La sola lettura dei titoli del 15 gennaio – che annunciavano l’elaborazione di Nuove indicazioni nazionali per la scuola primaria e secondaria di I grado e l’imminente redazione per la scuola secondaria di II grado, provoca una certa perplessità. Fanno parte della commissione che ha redatto le Indicazioni, tra gli altri, lo storico ed editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia, Andrea Balbo, latinista, il presidente emerito dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini e il violinista Uto Ughi. Continua a leggere “MARINA BOSCAINO Quella di Valditara è una scuola fuori dalla realtà”
PROFESSOR X Leopardi? Una noia mortale
[Post su facebook, 17 aprile 2023]
Leopardi? Una noia mortale. Perché continuare a studiarlo a scuola? E obietta sempre qualcuno, Leopardi era un pessimista, è deprimente leggerlo!
Ecco, quando mi dicono che Leopardi era un pessimista, io non posso fare a meno di arrabbiarmi! Perché non è vero, non è assolutamente vero! Vi ricordate di quel giovane che osserva la luna e si domanda: «che fa l’aria infinita, e quel profondo infinito seren? » E ditemi, che emozioni vi suscitano questi versi: «Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare.» E cosa provate quando Leopardi vi parla di Silvia, dei suoi «occhi ridenti e fuggitivi?»
Continua a leggere “PROFESSOR X Leopardi? Una noia mortale”Le parole sono solo parole?
Quando si abitua la gente a dire parole che non capisce, è facile farle dire tutto ciò che vuole.
Jean-Jacques Rousseau, Émile
5 ottobre 2013
Spiego in una prima che ci sono parole straniere come treno che noi abbiamo riadattato con le nostre desinenze dall’inglese train.
Mbe’ e chi ci dice che non siano gli inglesi che hanno riadattato il nostro treno, scusi…
La storia della grammatica
Sicuro?
Sì.
Boh.
CHARLES BAUDELAIRE Perdita d’aureola
«Lo Spleen di Parigi»
«Ehi! ma come! voi qui, carissimo? Voi in un posto malfamato? Voi, il degustatore di quintessenze! Voi, il divoratore di ambrosia! Sul serio, c’è di che stupirmi»
«Mio caro, voi conoscete il terrore che ho dei cavalli e delle carrozze. Poco fa, mentre attraversavo di gran premura il boulevard e saltellavo nella melma, in mezzo a questo caos frenetico dove la morte accorre al galoppo da tutte le parti in un sol tempo, la mia aureola, a un movimento brusco, mi è scivolata di testa nella fanghiglia del macadam. Non ho avuto il coraggio di raccoglierla. Ho giudicato meno orribile perdere le mie insegne che farmi spezzare le ossa. E poi, mi sono detto, non tutto il male viene per nuocere. Ora posso andarmene in giro in incognito, compiere le azioni più vili, asservirmi alla crapula come i semplici mortali. E, come vedete, eccomi qua, in tutto eguale a voi». Continua a leggere “CHARLES BAUDELAIRE Perdita d’aureola”
BRUNO BRANCHER Abbasso il padrone
Da «Il grande misfatto di Ripa Ticinese, 33», in «L’ultimo Picaro. L’uomo delle biciclette gialle»
[…] Ricordo
che allora si parlava di rivoluzione, ascoltavamo la
«Locomotiva» di Guccini, eravamo sempre pronti per
una occupazione; occupazione di casa, o se era il caso
di qualche stazione ferroviaria; ci felicitavamo per
qualche riuscita evasione. Ricordo che si sussurrava di
golpe e noi compagni giravamo per le strade
perfettamente mimetizzati col popolo, con le masse,
vestendo i nostri giacconi verdi ed eskimo così che Continua a leggere “BRUNO BRANCHER Abbasso il padrone”