A questo porta il trionfo della logica binaria, a replicare sequenze preconfezionate: 0 1 0 0 1 1 1 0 1. Tony F. canta canzoni sessiste. E allora Bukowski? Nella logica binaria Tony F. e Bukowski possono stare nello stesso sottoinsieme. Magari insieme a Giovenale, al marchese De Sade e quant’altri. Forse anche Julio Cortázar, che ha scritto: «Se l’uomo sapesse realmente il valore che ha la donna andrebbe a quattro zampe alla sua ricerca. Se sei donna, certamente metteresti la virgola dopo la parola “donna”; se sei uomo, la metteresti dopo la parola “ha”». Uomo, donna, quattro zampe. Allarme.
Si può attaccare un ministro perché nega l’esistenza del patriarcato e fare una crociata a favore della libertà di espressione per un cantore del patriarcato perché «non si può fare di tutta l’erba un fascio»: ovvero, l’algoritmo non funziona con eventi non contigui, se Tony F. fosse stato accusato di essere un sostenitore del patriarcato allora sì, ma invece lui è giovane, fa tendenza.